RECENSIONE Redenzione (Cieli oscuri #1) di Garrett Leigh

Redenzione Garrett Leigh


 Trama:

Luis Pope torna nel suo quartiere dopo sei anni passati in prigione, ma la vita fuori dal carcere pare al di là della sua portata, specie quando tutti sembrano conoscere la sua faccia per le ragioni sbagliate. 

 

Paolo ha un caratteraccio che gli rende difficile conservare troppo a lungo lo staff che lavora nel suo caffè e conosce sin troppo bene la reputazione di Luis. Ma suo nonno crede nel potere della redenzione e Luis non è più il criminale dei ricordi di Paolo. La prigione ha lasciato il suo segno, dentro e fuori, e tutta la gentilezza del mondo non può far scomparire la cicatrice di sette centimetri che Luis ha sul cranio. 

 

E non può tenere lontani i fantasmi. Luis è il miglior aiutante che Paolo abbia mai avuto e Luis non è mai stato così felice. La sua vecchia vita, però, rifiuta di rimanere relegata nel passato. I guai si presentano alla sua porta e quando gli viene fatta un’offerta che non può rifiutare, proteggere Paolo vuol dire prendere la decisione più dolorosa della sua vita. 


Link acquisto: Redenzione



***



Le vacanze sono finite e finalmente riprendiamo con le recensioni. L'estate è finita e noi siamo più carichi che mai.

Il libro che sto per recensire, Redenzione di Garrett Leigh, tradotto da Cristina Massaccesi, è il primo di questa autrice di cui vi parlo. Ne ho letti altri, ma è il primo che recensisco io.

Mi ha incuriosito sin dal primo momento in cui ho letto la trama.

Ho trovato questo romanzo particolare, differente per un verso da molti altri romance. La storia è abbastanza classica, una storia d’amore, ma il punto forte del libro sono proprio i due personaggi principali, il modo in cui sono stati caratterizzati e come man mano nasce il loro rapporto, in una lenta evoluzione che passa prima dal doversi fidare l’uno dell’altro, trasformandosi in amicizia e poi in amore.

La parte che mi è piaciuta di più della storia è proprio il rapporto di fiducia che man mano nasce tra i due, perché quello che serve a Paolo è sapere di potersi fidare di Luis, di non ritrovarsi in mezzo a guerre tra bande e nei guai che il fratello di Luis continua a portare avanti.

Paolo è un personaggio interessante, di chiare origini italiane; l’autrice è riuscita a non renderlo troppo stereotipato, lasciandogli le sue origini, ma allo stesso tempo rendendolo particolare e dalle mille sfaccettature. Paolo sembra odiare il mondo, il suo lavoro, ma allo stesso tempo si impegna ogni giorno per poter pagare le bollette, le rette delle case di cura dei suoi nonni, ormai troppo anziani per poter vivere da soli, e per continuare a lavorare in quel caffè che per lungo tempo è stato la loro vita.

Per Paolo più che la vita è un modo di sussistenza, ma anche un lavoro che serve a rendere felici i suoi nonni. Eppure quello stesso lavoro lo tiene ancorato in quella caffetteria per troppe ore, troppo tempo, senza che possa dedicarsi alla vita, alle persone. In parte sembra che man mano lo stia fagocitando, senza permettergli di vivere veramente.

Luis invece è quello che mi ha incuriosito di più, perché se Paolo è focoso per via del suo carattere e anche delle sue origini, Luis ha una psicologia particolare. Ha segreti che vuole tenere nascosti, un senso di colpa che lo accompagna dal giorno in cui è stato arrestato e che non lo abbandona mai. Quello stesso senso di colpa misto a risentimento lo ha spinto a tenersi lontano da quel fratello che tanto odia. Un fratello che per lungo tempo lo ha manipolato, in una sorta di rapporto tra odio e amore, facendogli pesare che sia l’unico parente che si preoccupa per lui, l’unico che lo considera ancora importante.

Forse era la solitudine, il pensiero che suo fratello avesse ragione, ma anche la vita e i soldi facili. Per lungo tempo Luis ha fatto tutto quello che gli chiedeva suo fratello, fino a quando non è stato troppo, fino a quando non si è reso conto lui stesso che aveva raggiunto il bordo di un baratro e ci era caduto dentro.

La prigione per Luis è stata per un certo verso la salvezza, il momento di redimersi e allontanarsi dalla strada, da suo fratello, da quel mondo e da quella vita che dopotutto non desiderava vivere.


E così ecco una storia dove questi due personaggi si incontrano, si scrutano, imparano a conoscersi, ma tra di loro c’è sempre l'ombra del passato di Luis, la paura che da un momento all’altro qualcuno della sua vecchia vita si presenti a reclamarlo. È un timore che ha lo stesso Luis, anche se cerca di far finta di nulla e rimandare il momento, sperando che quella vita, che suo fratello si siano dimenticati di lui. 

È la paura che prova Paolo, perché pensa di perdere tutto, il lavoro e il locale e in seguito anche Luis. 


Nel complesso è un libro interessante e ben costruito, con personaggi ben caratterizzati con tutte le loro sfaccettature e i lati in ombra del loro carattere. Forse, unica piccola pecca è il finale e la risoluzione dei problemi un po' troppo affrettata e semplicistica. 

Sì chiude tutto troppo in fretta, però è una lettura che mi è piaciuta e ho apprezzato. 


Quattro Piume 







Commenti