RECENSIONE Storia del nuovo cognome (L’amica geniale #2) di Elena Ferrante

Storia del nuovo cognome



Lila ed Elena hanno sedici anni e si sentono entrambe in un vicolo cieco. Lila si è appena sposata ma, nell’assumere il cognome del marito, ha l’impressione di aver perso se stessa. Elena è ormai una studentessa modello ma, proprio durante il matrimonio dell’amica, ha scoperto che non sta bene né nel rione né fuori.



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Buongiorno, lettori. Finalmente mi sono decisa ad andare avanti con la storia de L’amica geniale, dopo aver letto anni fa solo il primo volume. Non perché non mi fosse piaciuto, anzi: proprio perché avevo adorato il primo romanzo, ho sentito il bisogno di assimilare per bene la storia prima di proseguire, tanto che ascoltai anche l’audiolibro su Audible prima di parlarne sul blog.

Storia del nuovo cognome riprende direttamente da dove avevamo lasciato Lila e Lenù, quasi non ci fosse separazione alcuna tra i due libri.

Cercherò, per quanto mi è possibile, di non fare spoiler di alcun tipo, ma non prometto niente visto che questo è un volume due.

In questo romanzo ho trovato le medesime tematiche del primo, ma con un punto di vista diverso, più adulto.

Man mano che le ragazze crescono anche il modo di raccontare gli avvenimenti cambia, si evolve con loro.

Il motivo principale per cui la storia di questi libri mi ha conquistata fin dalle prime pagine non è oggettivo, sebbene riconosca anche la bravura dell’autrice nel descrivere luoghi, suoni e colori così vividi. No, quel che mi ha colpito è quanto il racconto mi ricordi la mia prima infanzia, da bambina del sud.

Sicuramente non ho vissuto quello che hanno vissuto le protagoniste del romanzo, perché stiamo parlando di un’altra epoca e poi perché mi sono trasferita quando avevo poco meno di sette anni, per cui sono cresciuta e mi sono formata in una realtà molto diversa.

Eppure, quando torno a casa a trovare la famiglia, rivivo in parte le stesse atmosfere che permeano i libri de L’amica geniale. Nord e Sud Italia sono culturalmente diversi e io mi sento a metà, come se facessi parte un po’ di entrambe le realtà.

Per questo L’amica geniale mi fa tornare a casa, mi fa rivivere nel bene e anche nel male ciò che è caratteristico anche della mia terra.

Dopo questa digressione, torniamo a parlare in maniera più oggettiva del perché vi consiglio questa saga: Elena Ferrante ha una capacità straordinaria nella creazione dei suoi personaggi e nel raccontare i sentimenti, le vicissitudini in maniera limpida. Infatti, i personaggi della Ferrante non sono mai descritti come buoni o cattivi, ma sono le loro azioni che determinano ciò che sono.

Anche le stesse protagoniste dimostrano di poter essere grette, a volte, ed egoiste.

La Ferrante racconta con naturalezza lo spaccato di una società senza giudizio, senza condanna ma semplicemente narrando gli eventi.

L’amica geniale e Storia del nuovo cognome sono due romanzi di formazione e raccontano la crescita nella maniera più onesta possibile.

E voi, avete letto questa saga? Vi è piaciuta? 

Io credo che a brevissimo procederò con la lettura del terzo volume, di cui vi parlerò poi più avanti. Voi intanto fatemi sapere la vostra opinione ma mi raccomando, senza farmi spoiler.

Alla prossima recensione.





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