RECENSIONE Nero a Manhattan di Jeffery Deaver

Nero a Manhattan Jeffery Deaver



Togliere di mezzo Robert Kelly, un anziano e solitario signore il cui unico passatempo consiste nel guardare e riguardare lo stesso vecchio film giallo, si direbbe un gioco da ragazzi per una coppia di veri professionisti come Haarte e Zane. Peccato che anche i lavoretti più facili a volte possano riservare imprevisti. In questo caso l'imprevisto si chiama Rune, ha vent'anni, è bella ed eccentrica, cambia lavoro con la stessa disinvoltura con cui cambia colore di capelli. E, soprattutto, è troppo curiosa e ostinata per tenersi lontano dai guai. È lei che, nella scalcinata videoteca del Greenwich Village in cui lavora, ha dato a noleggio a Kelly il solito film, "Nero a Manhattan", che il vecchio stava guardando nel momento in cui, nel suo appartamento, è stato freddato con tre colpi di pistola. Ed è sempre lei - che con il vecchio ha stretto un'improbabile quanto sincera amicizia - a nutrire il sospetto che nei fotogrammi in bianco e nero di quella vecchia pellicola possa celarsi la chiave per svelare il mistero della sua morte. Rune si getta così in una pericolosa indagine privata, che, tra equivoci e scambi di persona, porterà alla luce la verità che si cela dietro un omicidio apparentemente inspiegabile. Con "Nero a Manhattan" Jeffery Deaver costruisce un intreccio intenso e d'atmosfera come un noir degli anni Quaranta che avviene svelando il volto di una New York insolita e affascinante.




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Buongiorno, lettori. Il motivo per cui questa recensione vede la luce è che avevo voglia di Thriller, per cui ho deciso di mandare in vacca la mia TBR e di leggere tutt’altro. Chi mi conosce sa che adoro fare liste e seguirle, mi diverte. Ma capita anche che senta il bisogno di cambiare completamente rotta e leggere cose diversissime da quelle che mi ero programmata.

Per cui ho scelto un autore molto conosciuto di cui non avevo letto nulla e sono partita, senza nemmeno leggere la trama.

E per fortuna che l’ho fatto, perché ho scoperto un romanzo veramente bello e avvincente che mi ha tenuta incollata alle pagine. Non sono riuscita a staccarmi finché non l’ho finito, a sera tardi rinunciando anche a un po’ di sonno. Cercavo un poliziesco in realtà, mentre Nero a Manhattan è un vero e proprio thriller ma non raccontato dal punto di vista della polizia, quanto da quello di Rune, una ragazza che lavora in un video noleggio e che ama investigare. Nonostante l’omicidio di un amico e cliente del video noleggio, quando c’è la possibilità di trovare un vecchio bottino da un milione di dollari, Rune non si tira indietro.

Il romanzo ruota tutto attorno a lei, un personaggio divertente e testardo, che a volte non pensa alle conseguenze.

La costruzione del mistero è davvero ben fatta, così come la costante tensione che il lettore sente per la sorte di Rune e di chi le sta intorno, cercando di capire anche se la ragazza si sta facendo castelli in aria oppure la refurtiva che tanto cerca esiste sul serio.

Quel che mi è piaciuto davvero molto sono i costanti riferimenti al cinema, vuoi per esigenze di trama e vuoi per creare anche un clima un po’ cinematografico e retrò.

Ve lo consiglio? Assolutamente sì, se vi piace il genere ma anche se non siete avvezzi ai thriller, perché Nero a Manhattan è un ottimo romanzo con cui approcciarsi a questo genere.

E voi lo avete letto? Conoscete Jeffery Deaver? Fatemi sapere le vostre opinioni con un commento qui sotto.

Alla prossima recensione.




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