Principi di spettrologia di S.E. Harmon (The Spectral Files #2)

 




Trama:

Nessuno aveva detto che essere un medium sarebbe stato facile.

Rain Christiansen, ex agente dell’FBI e ora detective che si occupa di casi irrisolti, sta cominciando a pensare che sia il lavoro più difficile che abbia mai avuto, e anche il più importante. È determinato ad accettare tutti i cambiamenti alla sua ben strutturata vita precedente, ma questo comporta abbracciare un mondo di stranezze. Non esiste un manuale su come conciliare il lavoro con i doveri di medium, e Rain si è reso conto che sta miseramente fallendo. Ma anche i fantasmi se ne sono accorti e stanno diventando sempre più impazienti. E forti.

A complicare la questione, non sa che peso avranno sulla sua relazione questi sviluppi spettracolari. Non sembrano esserci dubbi che Daniel McKenna, il suo compagno nella vita e nel lavoro, voglia stargli accanto a lungo termine. Ma Rain non può fare a meno di chiedersi quanto durerà la sua pazienza… e cosa farà se Danny si dovesse stancare dei fantasmi invadenti.

Rain pensava che accettare i suoi doni soprannaturali sarebbe stata la soluzione ai suoi problemi. Ma ora ha capito che i problemi sono solo all’inizio.

Link acquisto: Principi di spettrologia 



***



Attendevo questo secondo volume della serie The Spectral Files da tantissimo tempo, il primo libro lo avevo adorato e recensito, l’ho amato di nuovo quando la Triskell l’ha tradotto di nuovo e pubblicato e la curiosità per il futuro dell’agente Rain Christiansen dopo aver lasciato l’FBI era altissima. Amo i romani dove uno dei protagonisti ha quel tocco soprannaturale. Quel pensiero che in qualche modo il mondo dei vivi e dei morti sia collegato e che accanto a noi, anche se non possiamo vederli, ci sono fantasmi e spiriti alcuni in cerca d’aiuto, altri con qualcosa in sospeso, molti che non hanno il desiderio di lasciare questo mondo.

Rain Christiensen ha lasciato il suo brillante futuro nell’FBI per seguire il cuore, ma anche per comprendere quei poteri che ha sin da quando era bambino e che per lungo tempo ha ignorato, ma ora, in un modo o nell’altro si rende conto che può veramente fare qualcosa, dare voce a coloro che non ne hanno più. Così eccolo a occuparsi di casi irrisolti, ma in questo secondo romanzo ha una spada di Damocle sulla testa, trovare un caso che possa non far chiudere la sua squadra, dopotutto anche se non ne parla, tutti sussurrano di quello strano agente che sembra poter parlare con i morti.

I libri della Harmon mi piacciono, li apprezzo, il primo mi aveva entusiasmato tantissimo, e per questo secondo libro avevo altissime aspettative, aspettative che sono state raggiunte in parte. La storia è avvincente, forse un pochino scontato il finale, ma ho apprezzato la caratterizzazione dei personaggi, il modo in cui l’autrice ce li descrive e li presenta all’interno della storia. Però sento che manca qualcosa, che per quanto quello che ho letto mi sia piaciuto, avevo altre aspettative, come se in questo caso, questo secondo volume fosse solo di passaggio prima di eventi più complessi. La cosiddetta quiete prima della tempesta.

Continua a essere una serie che consiglio, perché la Harmon è un’autrice bravissima, che riesce a fondere insieme diversi generi, in questo caso romance, soprannaturale e crime. Per gusto personale avrei preferito ci fosse più crime, più  mistero e meno romance, ma alla fine la storia ruota intorno al rapporto di Rain e Danny, anche perché il vedere gli spiriti di Rain è un lavoro a tempo pieno, soprattutto se il detective non riesce a farsi rispettare. Quanto riuscirà a reggere Danny a questa vita ancora più movimentata rispetto a quella di un poliziotto?

Sono curiosa del prossimo della serie, se non erro dovrebbe essercene un altro. Voglio sapere come evolverà il rapporto tra Danny e Rain, ma soprattutto voglios coprire come imparerà a gestire i suoi poteri Rain.

Tre stelle e mezzo.


Commenti