Invisible Monsters di Chuck Palahniuk



Shannon McFarland si ritrova mutilata della mascella in seguito a una misteriosa fucilata. Il suo partner, il poliziotto Manus, la lascia per mettersi con la bambolona texana Evie. Allora Shannon, insieme alla Principessa Brandy Alexander, inizia un folle e picaresco viaggio, mossa dall'intento di vendicarsi.


Salve, Piume! Oggi vi parlo di un romanzo un po' diverso dal solito. Questo è il secondo romanzo che leggo di Palahniuk e ho trovato conferma nel fatto che questo autore è decisamente nelle mie corde.
Anche questo romanzo mi è piaciuto tantissimo, anche se devo ammettere che rispetto al primo che ho letto (Soffocare, di cui potete trovare qui la recensione) mi è piaciuto di meno.
Quel che adoro di Palahniuk è che non fa mai sconti: i suoi romanzi sono dissacranti, politicamente scorretti, non hanno paura di osare, di scandalizzare.
È un autore brutalmente sincero, e questo traspare dalle sue pagine.
Ho amato il fatto che il romanzo sia un monologo interiore, un flusso di coscienza continuo dal punto di vista della protagonista.
Noi ripercorriamo insieme a lei i suoi ricordi, le sue sensazioni e il suo dolore. Per questo, non sempre ciò che ci viene raccontato ha contorni nitidi e precisi. Segue piuttosto il ragionamento che la protagonista compie nella sua testa. Ed è ancora più difficile starle dietro, visto che la protagonista non è una persona del tutto stabile.
Ho trovato lo stile dello scrittore veramente ad effetto: mi ha fatta completamente immergere nel romanzo, quasi che i pensieri che leggevo non fossero quelli di un personaggio di carta, ma i miei. 
Non è stato facile leggerlo, soprattutto per un tempo prolungato. Ogni tanto sentivo il bisogno di una pausa, di un momento di respiro per tornare a distaccarmi dalla protagonista e dal suo flusso di coscienza.
Tuttavia, devo ammettere che è stata veramente una lettura che mi ha dato tanto, che mi ha trasmesso un sacco.
Mentre scrivo questa recensione, cerco di capire cosa raccontarvi e cosa no; credo che sia un delitto accennare alla trama, perché qualsiasi cosa io vi dica ho l'impressione di rovinarvi la lettura.
Tutto è collegato con tutto, poiché nasce come un unico pensiero dalla testa della protagonista e si dipana, capitolo per capitolo, nel racconto della sua storia e di quella degli altri personaggi.
L'unica cosa che mi ha un po' delusa è stata capire molto in anticipo un big reveal; di solito amo la sorpresa, ma, ad un certo punto della storia, ho avuto la sensazione che una determinata cosa sarebbe andata in un certo modo, quindi non sono rimasta per nulla stupita che alla fine si sia rivelata la verità.
C'è da dire che i big reveal sono due, e uno di questi non l'avevo proprio visto arrivare, quindi alla fine sono soddisfatta lo stesso.
Ve lo consiglio?
Certamente, anche se vi avviso: non è una lettura per tutti e, se siete facilmente impressionabili, forse è il caso di evitare.
Credo che si meriti quattro piume emezzo.

Alla prossima recensione.

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