“Quando Barry Fairbrother muore
inaspettatamente alla soglia dei quarant'anni, la cittadina di Pagford rimane
sconvolta dall'evento. Pagford è, in apparenza, un idilliaco borgo inglese, con
una piazza del mercato acciottolata e un'antica abbazia, giardini ben curati e
negozi di specialità gastronomiche. Ma dietro a questa facciata pittoresca si
nasconde una realtà piena di conflitti. Conflitti fra ricchi e poveri,
conservatori e progressisti, adolescenti e genitori, mogli e mariti, insegnanti
e studenti… Pagford non è dunque così amena come sembra.
Il seggio nel consiglio
municipale rimasto vacante dopo la morte di Barry diventa ben presto il fattore
scatenante di uno scontro come mai se ne erano visti prima in quella piccola
comunità, dove dietro ai gesti di quotidiana cortesia si nascondono invidie,
rivalità, egoismi, pregiudizi, frustrazioni e persino fantasie morbose e odio
razziale.
Poco conta chi trionferà in
queste elezioni dominate da sentimenti tanto meschini, da doppi giochi e da
rivelazioni inaspettate: quando il clamore degli eventi dapprima grotteschi, e
poi progressivamente sempre più tragici, si sarà finalmente placato, la vita di
molti non sarà più la stessa.”
***
Ed eccola qui, pensavate di
esservi liberati di me? Invece non è così.
Ho avuto un po’ da fare, le feste, il lavoro, insomma è stato un periodo un pochino frenetico che non mi ha permesso di mettermi seduta a recensire con la dovuta calma. Ma questo non significa che abbia smesso di leggere, quando mai ^^. Non posso fare a meno di avere un libro fra le mani o all’occorrenza anche del mio reader, sono diventata dipendente anche da lui, credo che a breve gli troverò un nome. È sicuramente diventato il mio migliore amico.
Ho terminato il 2013 con la
lettura di una serie di libri fantasy, tutto dello stesso autore, Brandon
Sanderson, uno l’ho recensito, gli altri attenderò di terminare di leggere la
saga. Ma per quanto ami il fantasy, mi sono resa conto che avevo un disperato
bisogno di cambiare genere, di leggere altro.
È stato un vero dilemma, ho
girato per librerie, siti internet, ma ero veramente indecisa… non sapevo cosa
scegliere. I titoli che mi capitavano fra le mani non mi incuriosivano per
nulla, altri erano troppo tristi, troppo malinconici, altri ancora talmente
tanto banali da farmi deprimere.
Poi mi è arrivata
l’illuminazione, una mia amica ha ordinato alcuni libri e mentre ero a casa sua
per vedere cosa le era arrivato, ecco che mi compare davanti Il Seggio
Vacante della Rowling.
L’ho guardato circospetta, poi mi
sono detta, ma perché no?
Insomma era fra le cose che
desideravo leggere da mesi, penso da quando sia uscito, ma che ancora non avevo
comprato.
Ammetto che all’inizio ero molto
reticente, per quanto fossi curiosa, non ho mai voluto addentrarmi in questa
lettura; lo so che un libro non si giudica dalla copertina, ma quella così
sgargiante rossa e gialla non mi convinceva poi molto, ma ovviamente non era
solo la copertina a tenermi lontana. Altro dilemma era dovuto da quanto leggevo
in rete o ascoltavo in giro; molte fan di Harry Potter non hanno apprezzato il
libro.
Dopo averlo letto ne ho compreso
il motivo.
Si presuppone che, chi abbia
letto Harry Potter appartenga ad una categoria molto giovane, perlopiù
adolescenti, che poi questo sia arrivato fra le mani di persone adulte è
irrilevante, non cambia che la maggior parte dei suoi lettori, quando è uscito,
come ora, sia una categoria di ragazzi alcuni anche molto giovani.
Harry Potter è una saga per ragazzi, scritta in maniera semplice e scorrevole. Una saga dove ci sono elementi fantastici, la magia e questo ragazzo che dopo mille avversità sconfigge il nemico. Insomma una classica storia con uno splendido happy ending. Quello che però mi ha anche appassionato dei sette libri, il grande punto a favore da dare all’autrice, è stato il modo in cui ha fatto crescere Harry e con lui i libri in cui è protagonista.
Dopo aver letto Harry Potter e i
libri legati al suo mondo, vedi le Favole di Beda il Bardo, quando è uscito
questo nuovo libro, tutti i fans del maghetto hanno pensato ad un libro forse
non per ragazzi, ma sulla falsa riga degli altri lavori della Rowling, a
qualcosa di magico. Nessuno di sarebbe mai aspettato Il Seggio Vacante.
Posso comprendere la delusione, e non perché Il Seggio
Vacante sia brutto, tutt’altro, ma perché non ha nulla di magico, anzi e fin
troppo reale.
Lo stile della Rowling è pulito e
scorrevole, il libro si legge bene, ma della magia di Hogwarts, delle partite
di Quidditch e di quella speranza che si avverte in tutta la saga di Harry
Potter, nel Seggio Vacante non se ne trova la minima traccia, piuttosto ci si
scontra con la dura realtà, con l’odio e l’ipocrisia della gente.
Ci si scontra con i bassifondi di
una piccola città.
Bassifondi abbandonati dalle
autorità e da chi dovrebbe occuparsene, lasciati a se stessi, dove le case
cadono a pezzi, le strade sono abbandonate e vi si trova solo droga e
prostituzione.
Per quanto lo stile della Rowling
come ho detto è pulito è scorrevole, questo libro rimane crudo sia di
descrizioni che di avvenimenti.
Sono rimasta scioccata e al tempo
impressionata dalla bravura dell’autrice, da come sia riuscita, dalla morte di
un consigliere comunale, a creare un libro complesso, con diversi personaggi.
Descrivendo invidie, amori, odio fra le persone, fra genitori e figli.
L’autrice ha caratterizzato i
personaggi in maniera fantastica, come l’intera storia… sembra che ogni
personaggio, nel bene o nel male fosse legato al consigliere venuto a mancare.
Questa morte ha scioccato la
piccola cittadina di Pagford, ma al tempo stesso ha smosso i suoi abitanti,
portandoli a rivelare il loro vero io, quel carattere che in un modo o
nell’altro hanno sempre tenuto nascosto. Una morte improvvisa li ha portati a
rivelare il loro vero io.
Mi piace come l’autrice ha
trattato i vari argomenti, dai rapporti di coppia, al rapporto genitori figli.
Alcune parti del libro poi mi
hanno fatto piangere come una fontana, quelle ambientate nei bassifondi, o i
ricordi di Krystal, ma soprattutto la sua vita, il modo in cui è vista, come se
fosse una poco di buono, ma al tempo stesso è una ragazza forte che fa di tutto
per non perdere suo fratello, per non farlo portare via dagli assistenti
sociali.
Ho adorato questo libro, anche se
triste, duro, è uno dei migliori che mi siano capitati fra le mani.
La Rowling ha fatto un ottimo lavoro, distaccandosi dal suo primogenito Harry, ha creato e descritto un mondo più reale, in maniera cruda e al tempo stesso magnifica. Sono rimasta incollata fino alla fine, e terminato, ovviamente con le lacrime agli occhi, sono rimasta svuotata.
Svuotata da tutto quello che mi
ha fatto provare, un turbinio differente di emozioni.
Veramente un’ottima lettura.
Sono davvero felici che questo libro ti sia piaciuto! ho letto tante, tantissime recensioni negative da parte di persone che proprio non sono riuscite a digerirlo. Mi sono domandata spesso come mai, perchè un libro come questo non abbia riscosso il meritato successo. Sono consapevole del fatto che le prime pagine possano sembrare pesanti, ma l'autrice deve tracciare le basi di quello che sarà il romanzo, spiegare il background di Pagford ed introdurre i personaggi. Certo, ce ne sono tanti. Certo, sono tutti legati uno all'altro in un qualche modo...ma è questo che voglio da un romanzo! non mi piacciono i romanzetti che ti versano la "pappa pronta nel piatto", quelli che scorrono senza emozionarti, senza farti restare a bocca aperta, senza farti sospettare dell'insospettabile, i libri in cui non riesci ad immedesimarti ed i cui personaggi ti sono indifferenti. Questo invece non è successo con "Il seggio vacante". Ripenso a Krystal ancora oggi, alle variegate relazioni genitori-figli, al buonismo di persone senza scrupoli disposte a tutto per fama e denaro.
RispondiEliminaQuesto è un libro capace di dimostrare le straordinarie capacità di un'autrice che nel giro di poco tempo è riuscita a sfornare una saga come Harry Potter, ma anche due capolavori per adulti che viaggiano tra il thriller e il giallo. Un'autrice capace di tenerti incollata alle pagine dei suoi romanzi, di tratteggiare personaggi talmente ben caratterizzati da poterli descrivere nei dettagli.
Sul serio, sono contenta che tu abbia saputo apprezzare questo libro, a mio avviso tra i migliori letti negli ultimi anni. Non è da tutti riuscire a dare vita ad una storia così particolare, facendo combaciare ogni singolo tassello delle vicende :)
Come ho scritto nella recensione, a me è piaciuto molto.
EliminaPersonalmente non ho trovato pesante nemmeno l'inizio, per me è normale che un libro inizi con le dovute descrizioni e spiegazioni, faccia una dovuta presentazione di un luogo, soprattutto se questo esiste realmente e soprattutto se i personaggi che si muovono all'interno della storia sono strettamente legati a questo posto e fra loro.
Leggendo il libro ho anche capito perché in molti lo hanno denigrato, soprattutto, penso, le fans di Harry Potter, all'epoca molto giovani e adesso poco più grandi, ancorata alla saga del maghetto non hanno pensato che l'autrice potesse cimentarsi in altri generi.
Dal mio punto di vista è stata geniale, prima di tutto perché in questo modo si è staccata definitivamente dalla saga di HP, e secondo perché ha scritto un ottimo libro, con dei personaggi ben caratterizzati, descrivendo quella che poi è la realtà, soprattutto nei piccoli paesi.