Serie Tempo al tempo, libro 3
Quando Glenn Holloway dichiara la propria omosessualità alla famiglia, la sua vita viene sconvolta. Per aggiungere al danno la beffa, se ne è andato via dal ranch in cui è nato e cresciuto per aprire il ristorante che ha sempre desiderato. Senza alcun aiuto da parte del padre e del fratello, e troppo orgoglioso per accettare una mano da chiunque altro, ha dovuto ricominciare da zero. Col tempo le cose hanno iniziato a funzionare: Glenn ha avviato un’attività di successo, si è costruito una nuova casa e ha creato una vita di cui essere orgoglioso.
Nonostante i successi, però, il suo allontanamento dalla famiglia, gli Holloway, è ancora una ferita che non riesce a guarire. Rendere un favore si trasforma nel suo peggiore incubo. Per mantenere la parola data, infatti, Glenn ritorna alle sue radici, dove è costretto ad avere a che fare con il fratellastro Rand Holloway e si ritrova faccia a faccia con Mac Gentry, un uomo che lo affascina fin troppo. Tutto potrebbe finire in un disastro: sia i tenui legami familiari, sia quel desiderio che non sapeva di avere nel cuore.
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Quando si posa la polvere mi ha colpita immediatamente dalle prime pagine. Infatti, già nel primo capitolo assistiamo ad uno scontro tra il protagonista del romanzo e i genitori di una sua dipendente, che non accettano il fatto che il proprio figlio in realtà si senta una donna. Glenn, che corre a salvarla e la tratta con dolcezza, come se fosse la sua sorellina, mi ha conquistata. E già sapevo che la storia mi sarebbe piaciuta, viste le premesse.
Infatti, non mi ha delusa.
Prima di tutto, perché questo romanzo non è pieno di luoghi comuni come molte altre opere.
Come aveva detto la mia collaboratrice (link al post: Articolo sui cowboy), la moda dei cowboy è dilagante nei romanzi, e soprattutto il considerarli quasi alla stregua di uomini oggetto, senza un vero realismo nella storia.
In questo romanzo, i cowboy sono effettivamente dei bei ragazzoni, ma si stancano, puzzano e si feriscono. Sentono il bisogno di riposare, dormire e ricaricarsi. Non sono semplicemente delle macchine da sesso. Il realismo, quindi, rende la lettura ancora più piacevole, almeno per i miei gusti personali.
Glenn è un personaggio molto complesso: si è allontanato dalla famiglia perché non riesce a rapportarsi ai fratelli, sentendosi escluso, ma allo stesso tempo autoescludendosi da solo.
Ha abbandonato il Ranch gestito da Randy, il suo fratellastro gay che ha una perfetta famigliola felice; un cane, un compagno e un figlio. Ha tutto quello che Glenn vorrebbe ma non riesce ad ottenere. Randy stesso pare essere ciò che Glenn vuole essere senza riuscirci.
Lui, infatti, non è un vero cowboy; se n'è andato per aprire un ristorante, e tutto quello che rimane della sua vecchia vita è la sua amata cavalla.
Eppure, Mac lo vuole per com'è, anche se è difficile far capire a Glenn questo fatto.
La storia è raccontata dal punto di vista di Glenn, eppure io sono entrata subito in empatia con Mac, che lavora per Randy e sembra burbero, a prima vista, ma subito si intuisce il suo interesse per Glenn, ricambiato.
Eppure, Glenn non è facile da avvicinare; tende a sentirsi inferiore e ad allontanare chiunque cerchi di aprire un dialogo con lui.
Può l'amore riuscire ad aprire di nuovo il cuore di questo ragazzo?
Questo romanzo mi ha fatta sognare, e mi ha fatto desiderare di correre a recuperare le due puntate precedenti: Tempo al tempo e Dopo il tramonto.

Anche questo è un punto a favore per questo romanzo.
Se amate il clima da cowboy contemporanei, i ranch e i cavalli - e le belle storie d'amore - questo romanzo fa proprio per voi.
Quando si posa la polvere uscirà martedì 11 luglio per Dreamspinner Press, non perdetelo.
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