Comunque, sto straparlando e non so bene come impostarla questa recensione, non voglio assolutamente paragonare i due romanzi, per me sono stati belli entrambi, eppure c’è un ma, come al solito: mi sono resa conto che l’intera saga, pur girando attorno alle storie d’amore, al rapporto fra i due protagonisti e anche alla vita dei loro amici, ha un fondo di serio, di tragico. E man mano che i libri vanno avanti, gli avvenimenti si fanno più toccanti, più drammatici.
Il rapporto tra Alec e Dylan ruota attorno a loro due, a come ci si sente a essere stati lasciati: Dylan deve affrontare l’attrazione per un uomo, l’essersi innamorato di lui, quando fino ad allora non era mai capitato. La storia ruota attorno ai loro sentimenti, alle paure e a come decideranno di affrontare il futuro assieme.
Gli altri due libri, i rapporti fra i protagonisti sono molto più complessi, Tyler e Memphis non devono accettare la loro omosessualità, o meglio il primo l’ha accettato da tempo, Memphis è bisessuale e anche lui ha superato il periodo di dubbi quando era più giovane; allora, quali sono i problemi che i due devono affrontare all’interno del libro? Semplice, riuscire a saldare un rapporto incrinatosi dieci anni prima, quando Memphis ha lasciato Tyler senza una parola e una spiegazione. Questo abbandono, questa rottura ha ferito Tyler, ha fatto in modo che non si fidasse più di nessuno, che non riuscisse ad aprirsi all’amore e a essere felice. Memphis, anche se egoisticamente, è fuggito per non far soffrire il suo ragazzo, così giovane e così fragile all’epoca, è anche scappato perché pensava che il loro rapporto fosse troppo esclusivo, troppo soffocante, ma soprattutto perché non voleva far affrontare a Tyler il periodo della sua malattia, quella recidiva che pensava lo avrebbe portato via per sempre.
Il secondo libro di questa saga, come il terzo, affrontano argomenti comuni per un verso, ma molto più drammatici. Non sono i soliti romanzi, le solite storie d’amore. I protagonisti devono lottare per trovare la persona adatta, per riuscire a fidarsi, ma anche per superare quel passato che li ha segnati per molto tempo.
Fidanzato di scorta trama:
Professionalmente parlando, il dottor Alec Johnson ha quasi raggiunto tutti i suoi obiettivi. Insieme al suo ex, il dottor Tyler Hall, è anche il vincitore di un premio a loro destinato per il lavoro che svolgono con i senzatetto. Purtroppo, però, la sua vita privata fa un po’ pena, soprattutto perché ci sono in previsione per lui diversi eventi ai quali dovrà partecipare insieme a Tyler e al suo nuovo fidanzato. Nel tentativo di sollevarsi l’umore, Alec acquista una moto, ma non ha nemmeno idea di come si usi.Dylan Booth non ha tempo per il dottor “Incapace” e per la sua Harley del 1964, ma nonostante sia un meccanico un po’ arrogante, non riesce a dire di no alla sua richiesta di aiuto.Dopo aver trascorso la sua adolescenza per le strade e aver perso il suo migliore amico a causa dell’HIV, Dylan decide che dare una mano a quell’uomo impegnato a fare del bene sia il minimo che possa fare.Ma vedere Alec interagire con il suo ex rende Dylan stranamente protettivo nei suoi confronti, tanto che invece di presentarsi come meccanico dichiara di essere il suo nuovo fidanzato.L’ex sospetta che Dylan stia mentendo.Alec sostiene che Dylan sia pazzo.E Dylan non è sicuro di riuscire a fingere di essere gay.
Una cosa che ho apprezzato di questi romanzi è come sono stati impostati. Fidanzato di scorta è un racconto omogeneo, ruota attorno ai due protagonisti, descrive la loro vita, il loro carattere e con un ottimo stile, c’è tantissima introspezione da parte di entrambi. I dubbi, i problemi, tutte quelle paure che si trascinano dietro. Fantastico è il modo in cui i due si conoscono, come interagiscono fra loro, conoscendosi, avvicinandosi fino a innamorarsi. Fidanzato di scorta è una storia delicata, dolce, con tratti angst, scritta ottimamente e che mi ha lasciato veramente un senso di dolcezza. Alla fine del libro i personaggi mi sono mancati, l’ambientazione anche. Mi è subito mancata quell’aria tra il dolce e il malinconico che ha contraddistinto tutto il libro, con alcuni sprazzi di ironia che hanno reso la lettura leggera, ma al tempo stesso profonda.
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La regola dell’ex trama:
Memphis Haines, stuntman e sopravvissuto due volte al cancro, eccelle nel cavarsela sempre. Quando gli si presenta la possibilità di aiutare il suo ex-fidanzato con un evento di beneficenza, coglie al volo l’occasione per tentare di farsi perdonare, visto il modo in cui ha lasciato Tyler dieci anni prima. E l’atteggiamento freddo del Dr. Tyler Hall è una sfida a cui Memphis non può resistere: deve riuscire a sciogliere la compostezza di quell’uomo.
Tyler Hall si è dato una regola semplice: non mettersi più con i propri ex fidanzati. Basta. Di certo non è interessato a ricucire i rapporti con Memphis Haines, il suo ex che salta dagli edifici, schiva le esplosioni, e posa per una pubblicità di biancheria intima firmata. Dieci anni prima, innamorarsi di lui gli ha cambiato la vita. E quando Memphis l’ha lasciato da un momento all’altro, il mondo di Tyler è finito sottosopra. Memphis, però, sembra determinato a rivangare il passato. E il suo sorriso sciogli-mutande, il suo corpo solido e il suo fascino stanno riportando in superficie ricordi eccitanti che è meglio non ricordare, e che rendono sempre più difficile l’intento di Tyler di mantenere fede alla promessa che ha fatto a se stesso.
La regola dell’ex è impostato in maniera differente, i due protagonisti si conoscono, sono stati insieme per due anni prima che Memphis abbandonasse Tyler. Pertanto l’autrice si sofferma nello descrivere Memphis, alcuni lati del suo carattere; Tyler al contrario lo conosciamo, conosciamo l’uomo e il medico che è diventato, ma di lui ragazzo e studente, giovane portato per i numeri e dal carattere solitario non sappiamo nulla. Non abbiamo idea di come lui e Memphis si siano conosciuti e soprattutto come sono diventati una coppia e così l’autrice ha un colpo di genio, manda avanti la storia con gli avvenimenti al presente e di tanto in tanto alterna capitoli con lunghi flashback di dieci anni prima, di quando si sono conosciuti, di quando erano solo compagni di stanza e poi di come si sono fidanzati. Lunghi ricordi che sono rimasti impressi nella mente di entrambi i protagonisti.
La parte stupenda del libro è l’introspezione e i pensieri di Memphis, il suo vivere sempre al massimo, con al tempo stesso una paura latente che il male che ha sconfitto due volte possa tornare. Assieme a quella paura vive con il senso di colpa, acuitosi dopo aver rivisto Tyler, quando i ricordi del passato sono tornati vividi nella sua mente.
Pensavo che Tyler come personaggio mi sarebbe stato antipatico, così freddo e distaccato nel primo libro, solo marginale per certi versi; in questo secondo romanzo si scopre di più, si comprende il motivo del suo carattere, del perché cerca di non aprirsi con nessuno.
Per concludere, come ho scritto anche nella recensione di Un fidanzato da rinnovare, dalle trame sembrano libri basati su cliché, le solite storie d’amore, quando invece non è affatto così. Sono storie profonde, con personaggi ben caratterizzati e che lavorano per aiutare gli altri. Perché, anche se leggermente marginale, il lavoro di Alec, di Tyler, ma anche di Noah, che è perennemente alla ricerca di fondi per la clinica dei suoi due amici, è un punto importante per descrivere il loro carattere. Il loro passato spiega cosa li ha spinti a voler aiutare chi è meno fortunato.
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