Palle al volo (Spalle al muro Vol. 1) di Tara Lain (Anteprima)



Salve, oggi vi parlo di un altro sport romance (anche se di sport ha poco), però con una coppia M/M.





Trama:



Un libro della serie Spalle al muro 



Una doppia dose di maschio alfa potrebbe essere meglio di una. 


Sebbene appena reduce da una relazione violenta con un bastardo, lo sguardo curioso di David Underwood cade su due giocatori sexy della squadra di pallavolo australiana, a Laguna Beach, mettendolo di nuovo nei guai. Eppure, quando quello schianto di Gareth Marshall prova il proprio interesse per lui facendo coming out con la squadra, David soccombe all’attrazione per il pallavolista. Peccato che il partner di Gareth, Edge, attraente quanto il primo, farà della vita dei due amanti un inferno. 

Per Gareth, tutto il tempo passato a celare il proprio orientamento sessuale – e la propria attrazione – dal suo migliore amico, Edge, nonché da tutte le altre persone intorno a lui, non fa che acuire le ferite e aumentare la frustrazione. David è il primo uomo che riesce a competere con Edge per la sua passione. Ma anche Edge ha un segreto, e l’ex-ragazzo di David non demorderà finché non riavrà David alla sua mercé. Con tutti questi ostacoli, riuscirà mai un uomo gay di Laguna a trovare la felicità con un maschio alfa… o due?


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Palle al volo è il secondo libro di Tara Lain che recensisco, il suo I cowboy non lo dicono (di cui trovate la recensione qui) mi era piaciuto, questo invece è un libro strano che ho difficoltà a recensire; essendo uscito in patria qualche anno fa, ho potuto leggere altre recensioni e ho visto che la critica è molto divisa: io credo di essere nel mezzo, poiché non mi ha convinto del tutto, anche se la trama non era male.


ATTENZIONE: verso la fine è presente uno spoiler, indicato con “SPOILER”. Se non volete rovinarvi la lettura, saltate quella parte.

È un libro un po' sopra le righe; nonostante io lo definisca uno sport romance poiché c’è la pallavolo (o il beach volley, ancora devo capirlo, a parer mio risulta poco chiaro), qui l'attività sportiva è uno sfondo alla storia, non come negli altri sport romance che ho letto, dove più o meno è sempre presente. Tutto è focalizzato su David, Gareth ed Edge.

Come da trama David è uscito da poco da una relazione malsana e violenta con un uomo di nome Phil che, oltre a picchiarlo, lo umiliava continuamente e lo faceva sentire una nullità, rendendolo un pupazzo alla sua mercé;  un giorno, dopo le ennesime percosse, decide di reagire e riesce ad ottenere un’ordinanza restrittiva nei suoi confronti. Fisicamente adesso sta bene, ma dentro di sé porta ancora le cicatrici di quanto gli è successo.

Lasciatosi alle spalle Phil, un giorno, mentre pranza, si imbatte per caso in Edge e Gareth, o meglio loro si imbattono in lui e l’incontro inizia male, con Edge che gli urla “finocchio” e Gareth che lo fissa; intimorito da quei due “bestioni” (specialmente Edge che chiamerà Golia) anche se belli, col timore che lo vogliano picchiare, se ne va.

Questo è solo il primo incontro del trio.

Gareth è un gay che si è sempre nascosto: al padre, al suo migliore amico, alla squadra, ma appena vede David ne è attratto e, quando alla fiera di Laguna lo vede sotto la veste della statua del Davide di Michelangelo, completamente nudo, perfetto, immobile, se ne innamora tanto da far scattare qualcosa dentro di lui.

Quando lo segue in un ristorante in cui David ha un appuntamento al buio, lo invita ad una sua partita; qui scopre che non è omofobo. Anzi, a lui piacciono gli uomini e per lui si dichiarerebbe e così fa, sconvolgendo tutti, ma se i compagni di squadra ci passano sopra, con Edge è differente, non  riesce ad accettarlo: lui è un omofobo convinto, odia David e tutti i gay e con tale pensiero in testa fugge.

Gareth e David iniziano a frequentarsi, con gli alti e bassi di una relazione nata in due giorni dove David ha paura che Gareth non lo ami e quest’ultimo è felice di avere David, ma triste per aver perso il suo migliore amico.

La storia poi ha degli sviluppi più che inaspettati, direi strani, che mi hanno lasciato da una parte perplessa, ma dall’altra li ho apprezzati.

La scrittura della Lain, che adoro, è molto fluida e le pagine scorrono senza che uno se ne renda conto. Ogni tanto si trova qualche refuso e traduzione strana, ma nulla di eccessivamente disturbante; la cosa fastidiosa è il cambio dei POV improvviso, che per un attimo non ti fanno capire chi è che parla e ti rallenta.

La pecca peggiore di questo libro, che aveva del potenziale, è che è troppo frettoloso, con scene troppo veloci  (cosa che odio davvero, già presente anche ne “I cowboy non lo dicono”, ma in questo romanzo è portata all’estremo); bastano due sguardi ed è amore e quasi si va a convivere. La cosa assurda non è solo questa, c’è tutto il background di Edge che, seppur verosimile, supera il limite secondo me.




Spoiler



Edge è stato cresciuto odiando i gay e conosce solo questa realtà, ma sotto sotto si scopre essere un bisex orientato di più verso gli uomini. Ama il suo migliore amico, che a sua volta fantasticava su di lui, ma che adesso ha trovato David; quest’ultimo è straziato dal dolore che hanno sopportato e dal loro amore mancato e se all'inizio vuole farsi da parte, Gareth glielo impedisce. Visto che ama sia lui che Edge, alla fine iniziano una relazione a tre, dove tutti sono innamorati di tutti.

Edge è un personaggio complesso, che avrebbe potuto dire di più, e invece viene mal sviluppato, subito denaturato, il suo cambiamento è così veloce, radicale, che risulta al limite della realtà e fa un po' storcere il naso, tanto da farlo sembrare solo un ragazzino che fa i capricci.

Stessa cosa accade anche per gli altri due protagonisti anche se in maniera (forse) minore.


Fine Spoiler





Per concludere Palle al volo non è stato male, ma ha più carenze che pregi; lo consiglio comunque se amate i triangoli e le letture molto veloci, ma se cercate qualcosa di più qui non lo troverete e per questo gli do 3 piume.

Alla prossima.

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