Libro Primo della serie Thomas Elkin.
Generazione contro generazione, tradizione contro modernità; due uomini che impareranno molto sull'architettura e sull'amore. Riusciranno, insieme, a dimostrare che il vecchio e il nuovo possono unirsi in un perfetto design?
Thomas Elkin è un architetto di successo di New York e ha tutto ciò che la vita potrebbe offrirgli. All'età di quarant'anni ha fatto coming out e ha finalmente messo un punto al suo matrimonio con l'intenzione di vivere per davvero. Quattro anni dopo, il rapporto con suo figlio è tornato quello di sempre, Thomas si è concesso qualche storia più o meno seria e, in quanto stimatissimo architetto in stile tradizionale, è convinto di conoscere tutto sia sull'architettura che sulla vita.
Cooper Jones ha ventidue anni ed è appena entrato nel mondo dell'architettura. È un ragazzo talentuoso, professionale e con una forte passione per il suo lavoro, oltre a essere terribilmente esasperante. Insomma, la perfetta definizione di Millenial.
Quando viene scelto come tirocinante nell'azienda di Thomas, questi non si aspetta di certo che Cooper sconvolgerà completamente la sua vita. E se Tom insegnerà al ragazzo ogni cosa che sa sull'industria architettonica, Cooper da parte sua gli darà un'enorme lezione di vita.
Da quando ho saputo dell'uscita di questo libro, ho chiesto che mi fosse assegnato dalle mie colleghe del blog.
Il motivo: per qualche motivo l'idea di parlare di una storia d'amore tra due persone con tanta differenza d'età mi intrigava.
Il romanzo non ha deluso per nulla le aspettative, anzi. Racconta in maniera romantica e un po' piccante quanto sia difficile rinunciare all'amore nonostante le enormi differenze.
Ma andiamo con ordine.
Il protagonista, Thomas, non è certo un ragazzino, ma non è nemmeno così vecchio: ha quarantaquattro anni ed è un uomo dinamico e intraprendente, anche se non si accorge dell'effetto che fa sugli altri.
Forse l'essersi sposato tanto giovane ed aver avuto un figlio a ventidue anni l'ha portato a sentirsi più vecchio dell'età che effettivamente ha.
Cooper è giovane, ma mi è sembrato che avesse ben chiaro in testa cosa vuole dalla vita: per essere quello che Thomas chiama Millenial, è un ragazzo con la testa ben piantata sulle spalle.
A tratti, il più emotivamente immaturo mi è sembrato Thomas.
C'è anche da capirlo: ha fatto un coming out tardivo, per cui ha cominciato soltanto da poco tempo ad essere veramente se stesso.
Cooper invece non si fa problemi ad esternare le sue emozioni, i suoi sentimenti. È più spontaneo e non ha paura di mostrarsi, di esporsi.
Insieme fanno un'accoppiata straordinaria, secondo me. Mi piace il fatto che, nonostante tutte le reticenze di Thomas, i due non abbiano potuto fare a meno di lasciarsi andare.
Il sentimento che provavano l'uno per l'altro era fin troppo forte, difficilissimo da ignorare.
Certo, le paure di Thomas non sono immaginarie: non è solo la differenza d'età a preoccuparlo, ma anche il fatto che Cooper lavori per lui, che svolga il tirocinio presso l'azienda per cui lavora anche Thomas.
Questo porta ad implicazioni ben diverse: punto primo, si potrebbe parlare di favoritismo nei confronti del ragazzo; punto secondo, la politica aziendale non approva le relazioni tra colleghi.
Ciò porterà i nostri protagonisti a dover compiere una scelta cruciale. Al termine del tirocinio di Cooper, si lasceranno per poter rimanere insieme a lavorare lì oppure Cooper dovrà trovarsi un altro lavoro per poter continuare la sua storia d'amore?
Ovviamente, non vi dico quale sarà la scelta che prenderanno; per saperlo dovrete acquistare il libro al link che vi ho lasciato in cima alla recensione, dove è già possibile preordinarlo (il romanzo uscirà il 28 maggio 2018).
Ora, la mia unica curiosità è dettata dal fatto che questo romanzo è il primo di una serie, quindi mi chiedo chi saranno i protagonisti del prossimo e soprattutto se rivedremo i personaggi di questo libro.
Sono proprio curiosa, quindi terrò gli occhi aperti in attesa che escano i successivi.
Intanto, di questo romanzo posso dirvi che per me merita le cinque piume, perché ha saputo divertirmi e trovo che abbia affrontato temi come la differenza d'età e l'amore sul posto di lavoro in maniera egregia.
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