Dieci persone estranee l'una all'altra sono state invitate a soggiornare in una splendida villa a Nigger Island, senza sapere il nome del generoso ospite. Eppure, chi per curiosità, chi per bisogno, chi per opportunità, hanno accettato l'invito. E ora sono lì, su quell'isola che sorge dal mare, simile a una gigantesca testa, che fa rabbrividire soltanto a vederla. Non hanno trovato il padrone di casa ad aspettarli. Ma hanno trovato una poesia incorniciata e appesa sopra il caminetto di ciascuna camera. E una voce inumana e penetrante che li accusa di essere tutti assassini. Per gli ospiti intrappolati è l'inizio di un interminabile incubo.
Oggi voglio parlarvi di un romanzo che ho letto per la prima volta davvero tantissimi anni fa. Nel corso del tempo, ha avuto diverse riletture da parte mia e ultimamente ho rinfrescato la mia memoria con l'audiolibro.
Ho deciso di scrivere questa recensione perché questo romanzo mi ha sempre particolarmente colpita e sentivo il bisogno di condividere ciò che mi ha trasmesso.
Dalla trama si evince la particolarità di questo romanzo: dieci persone, su un'isola che non possono lasciare, cominciano a morire una ad una.
Dall'uscita di questo romanzo, questa formula è stata usata in tantissime altre storie, che sono liberamente ispirate a questa.
Perché?
Il motivo è semplice: la storia della Christie funziona. Ha tutti gli elementi che dovrebbe avere un buon giallo, ma anche un pizzico di thriller.
Il fatto che i personaggi siano impossibilitati ad andarsene contribuisce a creare un clima di angoscia che pervade anche il lettore, quasi fosse intrappolato anche lui con gli altri. In più, si aggiunge il dubbio e il sospetto che attanaglia i personaggi: non c'è nessun altro sull'isola, per cui l'assassino è uno di loro. Nonostante tutto, fino all'ultimo non riescono a togliersi dalla testa l'idea di qualcuno che spii i loro movimenti e che agisca dall'esterno.
Il romanzo della Christie è un vero e proprio capolavoro, che invita anche a riflettere su un tema molto delicato. Tutti i personaggi sono accusati di essere assassini: ovviamente, tutti negheranno le loro colpe o giustificheranno le loro azioni. Tuttavia, il lettore sospetta la colpevolezza di molti di loro quasi subito.
Ciò che la Christie invita a riflettere è: queste persone meritano una punizione simile? È un tema che ripercorre tutto il libro e che mi ha fatta riflettere moltissimo.
Non so se ho una risposta, ma sono contenta che un romanzo così mi abbia fatta riflettere su questo argomento.
Per me è sempre stato un libro geniale e, ancora adesso, dopo tanti anni e dopo averlo letto e riletto, continua in qualche modo a stupirmi ogni volta che lo riprendo in mano.
Non vi rivelerò altro, perché la soluzione di questo mistero è veramente geniale e non voglio rovinarla a chi non l'ha mai letto.
Se invece l'avete letto e ne volete discutere, ditemi la vostra opinione con un commento. Mi piacerebbe tanto discuterne un po'.
Alla prossima recensione.
Sono d'accordo con te è un bellissimo romanzo, con un interessante sviluppo che sembra portare a una sorta di doppio enigma enigma della camera chiusa (villa e isola), con personaggi ben caratterizzati.
RispondiEliminaIl romanzo ha dato poi spunto a diversi film, giochi e fumetti che hanno esplorato vari possibili sviluppi. Io ricordo con affetto una avventura grafica (abbastanza tostarella negli enigmi) basata proprio su questo romanzo.
A me è piaciuto molto l’ultimo adattamento televisivo in due episodi, anche se ho visto una miriade di opere liberamente ispirate a questo romanzo.
EliminaTuttavia, credo che nessuno riesca a ricreare pienamente lo stesso clima della Christie. Era davvero geniale :D