Il principe del teatro di Tara Lain (Anteprima)


Trama:
Un libro della serie Storie d’amore a Laguna
Guidato dal desiderio di diventare uno stilista di successo e preoccupato di dover nascondere il suo passato discutibile, Ru Maitland ha permesso che la sua ossessione nei confronti della star dei film d’azione Gray Anson sostituisse la sua vita sociale. Ossessione e realtà si scontrano quando a Ru viene chiesto di ideare dei costumi moderni per una rappresentazione speciale dell’Amleto che vede come protagonista proprio Gray Anson e che sarà allestita al Teatro di Laguna. Gray si rivela un miscuglio di timidezza e spavalderia e, nonostante un fidanzamento di grande risonanza con una donna dell’alta società, i segnali che manda a Ru fanno ballare la salsa alla sua libidine.
Gray Anson ha quello che la maggior parte della gente può solo sognare: ricchezza, popolarità e un lavoro che ama. In cambio ha detto addio a ogni parvenza di privacy e al diritto di dire no alle migliaia di persone che dipendono da lui e ai milioni di fan che lo amano. Tutto quello che ha sempre desiderato sta appena al di là della bolla della sua vita, ma deve decidere a quali compromessi scendere per ottenere ciò che vuole. Quando il passato travagliato di Ru si infrange sul presente infestato di paparazzi di Gray, entrambi si renderanno conto che a volte l’unico compromesso accettabile è la verità.

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Tara Lain non si smentisce mai con i suoi romanzi: tutti molto complessi, storie che vanno oltre la semplice attrazione e l’amore, ma creano dei personaggi con un background profondo, complicato, in molti casi anche straziante.
Ne "Il principe del teatro" abbiamo tutto questo e molto di più, perché ci sono anche i segreti, gli errori fatti da più giovani e poi la difficoltà di dichiararsi gay in alcuni ambienti, come se per alcuni lavori, se per mantenere una certa apparenza, sia importante nascondere chi ami. Sembra che essere gay per molte persone faccia essere meno uomini o meno donne. Gli stereotipi sono assurdi e ho sentito tantissime persone pensare e dire che se un uomo è gay allora è una donna, mentre per le donne, se sono lesbiche, sono degli uomini mancati. Tutto questo discorso sugli stereotipi e sugli atteggiamentiè la base di questo romanzo.
In questo libro, la Lain gioca molto sui cliché, sull'aspetto e l’atteggiamento dei vari protagonisti per far pensare che si comportino in un determinato modo, che abbiano un determinato ruolo all'interno della coppia. Gioca sul loro atteggiamento, facendo pensare che ogni uomo omosessuale sia effeminato, eccentrico e vistoso, come ogni attore di film d’azione al contrario deve assolutamente essere etero, macho e dallo sguardo ombroso.
In questo romanzo, però, man mano che si procede con la lettura, l’autrice stravolge questi cliché, ci lavora sopra e poi sorprende il lettore.
Gray Anson non è l’etero che improvvisamente diventa gay o bisex per un unico uomo, mentre Ru Matiland non è affatto il giovane e promettente stilista indifeso che ha bisogno di essere salvato, tutt’altro.
Quello che mi è piaciuto di questo libro sono stati sì la trama, ma soprattutto la caratterizzazione dei personaggi, il loro passato, questo giocare sui ruoli, quello che appare, ma solitamente non è la verità.
La Lain è stata veramente molto brava in questo romanzo; ho anche apprezzato che, per quanto ci fosse tanta tensione tra i due protagonisti, per quanto il loro sia stato una sorta di colpo di fulmine, il libro si sviluppa e anche il loro rapporto senza farli finire a letto dopo tre pagine.
Altro punto gestito bene è il mix tra il romance, la commedia, inserendo la parte del teatro, i dubbi di Gray sul suo lavoro, ma anche su come sta recitando in Amleto, il suo impegno per migliorare; e poi c’è il passato di Ru, i segreti che si porta dietro, da chi gli ha pagato la scuola di moda, passando per il suo nome e su come mai vada in giro con un coltello in tasca e lo sappia usare anche bene. C’è questo velo di mistero su di lui, che lo trasforma in un personaggio interessante, particolare, misterioso e anche ambivalente: possibile che quel ragazzo così colorato, così stereotipatamente femminile possa essere anche altro, ovvero pericoloso?
Tra i romanzi di questa serie ambientati a Laguna, questo è quello che ho trovato più carino di tutti, quello che mi ha colpito di più per personaggi e come è stata gestita la trama.
Molto carino.

Quattro piume per lui.



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