Dopo due anni e sette mesi passati a mordere il freno su Anima, la sua arca, per Ofelia è finalmente arrivato il momento di agire, sfruttare quanto ha scoperto nel Libro di Faruk e saputo dai frammenti di informazioni divulgate da Dio. Con una falsa identità si reca su Babel, arca cosmopolita e gioiello di modernità. Basterà il suo talento di lettrice a sventare le trappole di avversari sempre più temibili? Ha ancora una minima possibilità di ritrovare le tracce di Thorn?
Buongiorno, care lettrici e cari lettori.
Oggi vi parlo di un romanzo che attendevo con tanta ansia, che non vedevo l’ora di avere tra le mani.
Il protagonista di oggi è il terzo volume della saga de L’Attraversaspecchi, La memoria di Babel.
Il secondo romanzo ci aveva lasciato in sospeso, con la scomparsa di Thorn.
Ophelia, nel frattempo, è tornata a casa e non riesce a dimenticare il marito: smania per ritrovarlo, eppure deve stare attenta, perché non può fidarsi di nessuno.
Il loro nemico può trasformarsi in chiunque e li tiene costantemente sotto controllo.
Questo terzo romanzo, che nell’impostazione è fin troppo simile agli altri due, si svolge in un’arca tutta nuova, Babel.
È tutto nuovo, un mondo completamente diverso rispetto a quelli esplorati nei primi due libri.
Ho trovato questo terzo romanzo, se possibile, ancora più bello dei due precedenti. Nonostante molti critichino la storia tra Ophelia e Thorn, asserendo che Thorn è un completo buzzurro, devo dire che li trovo carini insieme.
Certo, Thorn avrebbe bisogno di qualche padellata in testa, ma devo ammettere che il suo comportamento è abbastanza contestualizzato nel mondo in cui i fatti sono ambientati.
Ricordiamoci che ad Ophelia è stato imposto il matrimonio con Thorn e tutti si aspettavano che sarebbe stata brava ed ubbidiente, quindi siamo in una società che si aspetta che lei si comporti in un certo modo.
Tra l’altro, secondo me Thorn è uno dei personaggi meglio caratterizzati del romanzo, perché le sue azioni sono spiegate benissimo dal suo vissuto.
Tornando a questo terzo volume, le avventure/disavventure della povera Ophelia la portano sempre più vicina alla verità, e in qualche modo ci fanno capire che lei è molto più importante di quello che sembrava.
Questo romanzo fornisce più domande che risposte, e ormai soltanto il quarto ed ultimo volume, che uscirà a fine novembre in lingua originale, ci potrà svelare tutti i misteri che si celano dietro a questa storia.
La mia speranza è esplorare anche le altre arche e gli altri spiriti di famiglia, perché con l’elenco visibili ad inizio libro mi è venuta davvero tanta curiosità a riguardo.
Questa saga è perfetta e consigliatissima per coloro che amano lo stile steampunk, i romanzi un po’ magici, surreali e ambientati in un mondo che ha regole tutte sue.
Se posso dire, questo terzo volume, in alcuni momenti, mi ha ricordato un po’ Alice nel paese delle meraviglie.
Se siete curiosi, vi consiglio di recuperare gli altri volumi della saga (da noi recensiti: Fidanzati dell'Inverno e Gli scomparsi di Chiardiluna) e poi leggere questo terzo volume.
Per chi soffre ad aspettare, vi faccio presente che Gli Scomparsi di Chiardiluna è uscito circa otto mesi fa, per cui la mia speranza è che fra meno di un anno avremo la traduzione del terzo volume.
Per chi mastica il francesce, dovrà aspettare davvero poco per sapere cosa succede nell’ultimo volume.
E voi, avete amato come me questa saga? Oppure non vi è piaciuta?
Fatemelo sapere con un commento qui sotto.
Alla prossima recensione.
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