La stagione della morte di Giorgio Borroni



Trama:
Giugno 1981. Ilio è un reietto, in paese come al cantiere in cui lavora, viene evitato da tutti, anche se non ha mai fatto niente per meritarsi questo trattamento. Ha imparato a sopravvivere, a incassare i colpi che gli infligge la vita, ma sa che non potrà resistere a lungo. In una atmosfera opprimente e funerea, progetta di lasciare tutto alle spalle e partire con Lara, la sua giovane fidanzata, tuttavia ignora il mistero che nasconde la famiglia di lei. Non la lasceranno andare, loro non vivono come le persone normali, e per liberarsi di Ilio useranno metodi poco ortodossi e rituali abominevoli. La stagione della morte è una storia dura e cattiva, dalle atmosfere malsane e dal ritmo incalzante, in cui la brutalità della provincia e il Voodoo della Maremma  toscana vi terranno incollati fino all’ultima maledetta pagina. 

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Buongiorno, Piume, eccomi a voi con una nuova recensione.
In questo periodo i racconti mi tengono compagnia; non è una scelta di lettura, piuttosto un caso. Questo è il terzo in poche settimane che mi ritrovo a leggere e recensire. Ma l’ho sempre detto, i racconti sono tra le mie letture preferite, che siano singoli o delle raccolte vere e proprie.
Mi danno la stessa sensazione delle fiabe, tenendomi compagnia, facendomi sognare, spaventare e commuovere. Tante sensazioni in una manciata di pagine.
Quello che ho letto in questi giorni è un racconto horror, un racconto particolare. L’horror non è propriamente il mio genere, ma non perché non mi piace, semplicemente si contano sulle dita di una mano quelli che mi hanno spaventata o anche solo messo un po’ di ansia. Se vi interessa, appartengono allo stesso autore i libri che mi hanno spaventato.
Ma ora parliamo di questo racconto. L'ambientazione è perfetta per l’anno in cui è ambientato, mi ha fatto tornare indietro nel tempo, agli anni ottanta; io ero bambina un po’ dopo, ma va bene. Ho dei vaghi ricordi di quando ero una ragazzina, delle estati che sembravano non passare mai.
Ho apprezzato lo stile di questo racconto, la sua costruzione, la tensione che si alza nella prima parte, portando il lettore alla curiosità, chiedendosi cosa accadrà mai, come mai Ilio è odiato da tutti, ma soprattutto cosa accadrà tra lui e Lara e se riusciranno a fuggire insieme per coronare il loro sogno d’amore.
Una storia tutta in crescendo, dove la tensione e la curiosità aumentano fino a quando non si raggiunge l’apice della storia, il momento in cui sembra che Ilio riesca a scappare con la sua bella. Ma è proprio da quel momento in poi che il racconto prende una piega differente, surreale, in cui le strane tradizioni della famiglia della ragazza lasciano Ilio senza parole.
Una lettura interessante; come ho detto, non mi ha fatto paura, personalmente non lo avrei definito horror, ma l’autore ha uno stile che trascina il lettore nei suoi scritti, indietro nel tempo, e questa è una cosa che apprezzo.
Altro punto a favore sono le immagini che accompagnano il racconto, dal tratto particolare, eppure molto suggestive.
Veramente un raccontino interessante che si merita quattro piume.






L’autore:
Ammesso che importi a qualcuno, Giorgio Borroni è nato nel 1977, ha conseguito la laurea in Lettere presso l’Università di Pisa e il diploma in Fumetto alla Scuola Internazionale di Comics di Firenze.
Poi si è andato a invischiare nell’editoria, quando  ha curato e tradotto le edizioni di Frankenstein di Mary Shelley per Feltrinelli e di Dracula di Bram Stoker per Barbera.  Ha inoltre tradotto La lettera scarlatta di Hawthorne (Liberamente),  Io morirò domani, un thriller di Dawood Ali McCallum edito da Giunti, e ha scritto un manuale di Letteratura Italiana per studenti (Liberamente).
Nel campo dei fumetti, ha tradotto graphic novel come Parker di Darvyn Cooke, Body Bags di Jason Pearson, Battlechasers di Joe Madureira e della serie manga The legend of Zelda, Warcraft, Starcraft.
In qualità di sceneggiatore di fumetti collabora con Astromica  con Dead and Alive e Orrore d’autunno. Come docente ha insegnato “traduzione del fumetto” in un master universitario di II livello a Pisa, tenuto un workshop per la Scuola Fenysia di Firenze sulla letteratura horror e ha insegnato materie letterarie ai bambini e ai detenuti del carcere di Sollicciano. Dopo aver conseguito un diploma in Scrittura  creativa alla Scuola di Comics di Firenze, ha spedito un paio di racconti a dei contest, che poi sono finiti sulle antologie horror La serra trema volume 1 e 2. Dal 2015 a oggi ha prodotto alcuni audiolibri con l’interpretazione dell’attore e doppiatore Edoardo Camponeschi (Midnight Club, Orrore d’Autunno, Hello Darkness, Zombie Mutation).
Framax Audiolibri ha realizzato la versione audio di Satyros, un suo romanzo breve originariamente commissionatogli dalla Community Escrivere.com, mentre di recente ha pubblicato un romanzo cyber a puntate e vari video sulla scrittura creativa sulla rivista on line “La Nuova Carne”.
Come illustratore realizza con tecnica digitale opere fantasy, horror e di fantascienza che compaiono in numerose copertine di Anonima GDR webzine e sul volume 1 della nuova edizione della antologia digitale Altrisogni, edita da Dbooks. Una sua illustrazione compare nel manuale del gioco di ruolo Charme, ma delle cravatte texane che modella in 3d è meglio tacere per eccesso di cattivo gusto.
La sua ultima pubblicazione, sempre per Framax, è una traduzione con raccolta di saggi del Reanimator di Lovecraft.
Sito personale: www.bladejob.it
Pagina Facebook: Giorgio Borroni - Autore

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