La città di ottone (Trilogia Daevabad #1) di S. A. Chakraborty (Anteprima)


EGITTO, XVIII SECOLO. Nahri non ha mai creduto davvero nella magia, anche se millanta poteri straordinari, legge il destino scritto nelle mani, sostiene di essere un’abile guaritrice e di saper condurre l’antico rito della zar. Ma è solo una piccola truffatrice di talento: i suoi sono tutti giochetti per spillare soldi ai nobili ottomani, un modo come un altro per sbarcare il lunario in attesa di tempi migliori.
Quando però la sua strada si incrocia accidentalmente con quella di Dara, un misterioso jinn guerriero, la ragazza deve rivedere le sue convinzioni. Costretta a fuggire dal Cairo, insieme a Dara attraversa sabbie calde e spazzate dal vento che pullulano di creature di fuoco, fiumi in cui dormono i mitici marid, rovine di città un tempo maestose e montagne popolate di uccelli rapaci che non sono ciò che sembrano. Oltre tutto ciò si trova Daevabad, la leggendaria città di ottone. Nahri non lo sa ancora, ma il suo destino è indissolubilmente legato a quello di Daevabad, una città in cui, all’interno di mura metalliche intrise di incantesimi, il sangue può essere pericoloso come la più potente magia. Dietro le Porte delle sei tribù di jinn, vecchi risentimenti ribollono in profondità e attendono solo di poter emergere. L’arrivo di Nahri in questo mondo rischia di scatenare una guerra che era stata tenuta a freno per molti secoli.




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Buongiorno, lettori. Torniamo a parlare di un'anteprima targata Oscar Vault, collana Oscar Fantastica.
Devo ammettere che i titoli in uscita per questa collana ultimamente sono uno più bello dell'altro, e questo mi fa molto piacere perché si nota un progetto incentrato sul Fantasy, che è uno dei miei generi preferiti.
La città di ottone mi ha particolarmente colpita perché è ambientata in un mondo molto diverso da quello a cui sono abituata. Ho sempre letto fantasy dall'ambientazione europea, o che comunque sono influenzati dalla tradizione medievale e moderna dell'Europa. Il Priorato dell'Albero delle Arance è stato il primo fantasy in cui vi erano influenze di Medio ed Estremo Oriente. Tuttavia, La città di ottone è ambientata nell'Egitto del XVIII Secolo e affonda i temi nelle radici delle leggende mediorientali, di cui non sono una grande conoscitrice.
È stato bellissimo scoprirne di più leggendo pagina dopo pagina, calandosi in un mondo così diverso dal nostro, così fiabesco.
Oltre all'aura magica che emana, ho trovato la storia molto interessante: temi come la persecuzione, la differenza di classe e i pregiudizi sono centrali nel romanzo. Questo primo volume mi sembra più che altro un lungo incipit, un'introduzione approfondita di ciò che verrà dopo, e che a questo punto non vedo l'ora di leggere.
I personaggi sono tutti interessanti per motivi diversi: Nahri, la protagonista, è un po' la classica ragazza che scopre di essere speciale (sebbene abbia sempre avuto particolari doti) però per il resto rimane ben caratterizzata.
Quello che mi è piaciuto più di tutti è Dara, un personaggio davvero misterioso e tormentato, che impariamo a conoscere lungo tutto il romanzo e arriviamo alla fine che ne vorremmo sapere ancora di più.
Nahri e Dara non sono certo gli unici personaggi, ma non voglio svelarvi troppo della trama, per cui mi limeterò a citare Ali, altro personaggio che secondo me è stato costruito alla perfezione e che ha ancora tante cose da mostrare nei prossimi romanzi.
Lo consiglio? Assolutamente sì, anche solo per l'ambientazione questo è un romanzo che deve essere letto, perché è diverso dal solito, è interessante e davvero ben scritto.
Alla prossima recensione.


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