RECENSIONE I fratelli Bishop di Bart Yates (Anteprima)



Trama

Tommy e Nathan Bishop sono due fratelli profondamente diversi. Tommy, imprudente e sconsiderato, è il vincente che seduce un uomo dopo l’altro grazie al suo sorriso e altrettanto velocemente si dimentica di loro. Nessuno riesce a resistergli. E nessuno riesce a controllarlo. Questo aspetto del suo carattere non passa certo inosservato a suo fratello. Nathan è ossessionato dal controllo. A trentun anni è tanto cupo e complicato quanto Tommy è semplice e rilassato, e la sua amarezza è antica.

Tommy è partito verso l’emozionante New York, mentre Nathan è rimasto a casa e insegna inglese nel liceo della cittadina di provincia in cui sono cresciuti, circondato dai ricordi della tragica storia della loro famiglia e dalla rabbia che lo segna come una cicatrice.

Adesso, Tommy è ritornato per passare l’estate nel cottage di famiglia, portandosi dietro un entourage sessualmente instabile ed esplosivo come polvere da sparo. E con lui sono arrivati gli echi lontani del loro tumultuoso passato famigliare.


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Eccomi qui, dopo non so quanto tempo, con una recensione quasi in anteprima. Già, non è proprio in anteprima, ma esce oggi il libro di cui mi accingo a parlarvi, quindi sono nei giusti tempi.

Bart Yates mi è stato consigliato da Cristina, anche sua traduttrice, parlandomi dei suoi libri e Con un’altra forma c’è stato un vero e proprio colpo di fulmine per lo stile di questo autore, ma anche per gli argomenti che tratta, perché i suoi libri non sono dei romance, non il classico romance a cui si pensa.

I fratelli Bishop è un romanzo a cui mi sono avvicinata in punta di piedi; la stessa Cristina mi ha parlato della trama, delle tematiche che avrei trovato al suo interno, in modo che potessi decidere se leggerlo o meno, quindi quando l'ho richiesto alla casa editrice partivo preparata e con la giusta predisposizione mentale nell'affrontare alcuni argomenti. Non ho problemi con gli spoiler, se così vogliamo chiamare alcuni warnings, e mi piace sapere se devo essere pronta ad affrontare delle tematiche delicate o argomenti che in altre circostanze non leggerei o che, trovati all'improvviso, mi farebbero stare male, in modo da poter decidere se affrontare la lettura o meno.

Quindi, quando mi hanno parlato con tanto entusiasmo di questo autore e la prima lettura è stata, come ho accennato, un colpo di fulmine, ho deciso di dare una possibilità anche a questo secondo libro che porta la sua firma.

Ora, mentre sono qui a scrivere la recensione, non so neanche come impostarla: parlare in maniera generica o mettere spoiler a profusione?

Lo so che non a tutti, o meglio non alla maggior parte delle persone, piacciono gli spoiler, eppure in alcuni casi ho come l’impressione che per parlare bene di un libro siano necessari. Ma vediamo andando avanti con questo sproloquio quel che viene fuori.


Bart Yates ha uno stile che cattura il lettore, ma non solo: ha un modo di scrivere elegante, coinvolgente e poetico. Quello che ho imparato ad apprezzare di questo autore sono due punti importanti: la trama e il modo in cui riesce a caratterizzare i suoi personaggi, mostrandone ogni sfaccettatura, i pro e i contro del loro carattere, quel lato oscuro della loro anima. Non sono tutti principi con una scintillante armatura o principesse pure in attesa di essere salvate. Tutt’altro, sono persone normali, con i pro e i contro di ogni uomo. Personaggi che affrontano la vita con le sue difficoltà. Sono persone che affrontano i loro lati più oscuri, che nascondono i loro problemi e fanno fatica a lasciarsi il passato alle spalle. Crea anche dei personaggi che sono completamente l’opposto, frivoli, o forse è proprio quella loro leggerezza che usano come armatura per non soffrire, per non ricordare, per non essere feriti. Involontariamente feriscono prima loro per non rimanere scottati. 

E poi ci sono le trame, queste storie che ti catturano sin dalle prime battute, ti trascinano tra le pagine del libro, per poi ributtarti alla realtà, stravolto, in lacrime e ridotto come un cencio.

Per quanto riguarda I fratelli Bishop, un altro grande punto è l’ambientazione della storia; non il fulcro, non la cosa più importante, ma è una di quelle ambientazione che io adoro. Amo i libri che si muovono in città piccoline, in provincia, su un’isola, se poi c’è il mare, una comunità marittima, allora io perdo completamente la testa. Che sia un romance, un thriller o un qualsiasi altro genere, con un’ambientazione così io mi innamoro facilmente.


E così ecco che la storia inizia. Tommy e Nathan sono due fratelli completamente differenti, hanno un rapporto molto particolare, o meglio hanno avuto un rapporto decisamente particolare, poi crescendo Tommy ha lasciato la cittadina in cui è nato e cresciuto, con il suo carattere solare e il suo riuscire a sedurre ogni uomo, mentre Nathan è rimasto a casa, in quella cittadina di provincia vicino al mare, affrontando una vita solitaria, insegnando, ricordando ogni giorno la storia tragica della sua famiglia. Una storia che non è terminata, non è finita ed è come se riprendesse ad andare avanti nel momento in cui Tommy decide di tornare a casa, per passare l’estate nella casa di famiglia, portandosi dietro tutti i problemi tra loro, le cose non dette, quello strano rapporto che li ha legati sin da bambini.


Come ho detto, prima di leggere il libro mi sono fatta dire alcune cose da Cristina, soprattutto su determinati argomenti, perché devo essere preparata psicologicamente e perché solitamente sono cose che mi piace leggere. Ma preparata, mi sono accorta che alla fine sono andata spedita, che il punto focale del romanzo è sì il rapporto tra i due protagonisti, tra questi due fratelli, ma non solo.

Ci sono tante cose che si trovano ne I fratelli Bishop, argomenti importanti che lo rendono una storia adulta, complessa, sicuramente non il classico romance a lieto fine.

Attraverso la narrazione di Nathan, questo personaggio che continua a vivere nella casa di famiglia, con un carattere solitario e allo stesso tempo sarcastico, man mano al lettore si apre una storia complessa, una storia del passato della famiglia Bishop, ma anche quanto accade nel presente, dal momento che suo fratello, il suo attuale fidanzato e una coppia di amici si sono presentati alla sua porta per passare l’estate. E così, ecco che man mano la storia si mischia, tra avvenimenti del presente e ricordi del passato, e ogni avvenimento, ogni scoperta, ogni segreto svelato sono una sorta di terremoto, uno sconvolgimento per la vita delle persone coinvolte.

Ogni personaggio, dai due protagonisti, passando per quelli secondari o quelli che sono solo un ricordo, come il padre dei due, spinge il lettore verso eventi, discussioni, drammi, facendo salire l’ansia per ogni avvenimento, per ogni passo verso la fine del romanzo, che man mano fa pensare a una bomba che man mano sta per esplodere. Anche i momenti tranquilli e sereni non possono far altro che far pensare alla quiete prima della tempesta. Per poi arrivare a un finale differente, inaspettato, che lascia il lettore senza fiato, senza parole, come un vero pugno nello stomaco.

Questo libro ti strazia l’anima, come lo fanno i suoi personaggi e chi lo ha tra le mani non può far altro che farsi dilaniare, ma allo stesso tempo è difficile staccarsi dalle sue pagine. Bisogna arrivare alla fine, sapere cosa è accaduto, sapere cosa accadrà.

Bellissimo e straziante.

Consigliatissimo, ma vi consiglio di comprare insieme al libro anche tantissimi fazzoletti.






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