RECENSIONE Gelo di Isabelle Adler

Gelo di Isabelle Adler

 

Trama:


Il mondo, così come lo conoscevano, non esiste più, e ciò che resta dell’umanità lotta per la sopravvivenza in una terra desolata. Finn, ventitré anni, per aiutare la sorella, parte per una missione disperata alla ricerca di quelle medicine di cui lei ha assoluto bisogno. Sa bene che non può fidarsi di nessuno, ma quando uno sconosciuto lo salva da una banda di criminali, quel gesto inaspettato di gentilezza riaccende in Finn la perduta fiducia nel genere umano.


L’esitante amicizia con chi lo ha salvato, Spencer, si trasforma lentamente in qualcosa di più, e per la prima volta in tanti anni, Finn si concede di desiderare gioia e speranza in quell’inverno nucleare senza vita. Fino alla sparizione di Spencer.


Si dice che l’amore sia la forza più grande, ma servirà un miracolo per superare i pericoli che minacciano di distruggere l’unica occasione di felicità per Finn e le vite delle persone che ama.


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Buon pomeriggio, Piume, eccomi qui con una nuova recensione. Oggi vi parlo di un racconto molto breve di un’autrice che ho conosciuto grazie alla persona che si è occupata della traduzione e che gentilmente ha contattato il blog. Di questa autrice, Isabelle Adler, non ho mai letto nulla, nella mia totale ignoranza non so nemmeno se ci siano altri suoi lavori in italiano.

Questo primo racconto però mi ha conquistato. Ho apprezzato l’ambientazione, questo mondo non troppo lontano dal nostro, non così distante, il tempo che è cambiato all’improvviso, per colpa del cambiamento climatico, delle radiazioni e anche della noncuranza dell’uomo; ha portato il mondo a diventare un luogo gelido, freddo, dove il clima è imprevedibile e la sopravvivenza una lotta quotidiana.

Una Distopia apocalittica, dove ogni giorno è una sofferenza e una lotta, dove sopravvivere è sempre più difficile e dove le difficoltà spingono gli uomini ai due lati opposti, in branchi che tirano fuori il lato peggiore, spingendo a uccidere e a fare del male ai proprio simili, oppure portano le persone ad aiutare, a farsi avanti e tendere una mano.


I protagonisti di questo libro sono Finn e Spencer. Il primo, molto giovane, vive con sua sorella e il suo scopo è quello di farla sopravvivere a ogni costo, cercare di curarla quando si sente male, quando ha degli attacchi di asma, ed è proprio per sua sorella che si allontana dalla zona sicura in cui vivono, una cittadina distante dalla grande metropoli dove ci sono meno pericoli, perché nelle grandi città si possono trovare più cose per sopravvivere, ospedali dove sono state abbandonate medicine, oggetti che non sono stati ancora depredati, ma allo stesso che possono fare la differenza tra la vita e la morte.

E così ecco che Finn si allontana, lascia sua sorella per alcuni giorni alla ricerca di medicine, sperando di trovare qualcosa che possa essergli utile in quel mondo gelido, pericoloso, dove sembra non esserci più nulla per aiutarli.

Dall’altra parte, il secondo protagonista di questo libro è Spencer, una di quelle persone che nei momenti peggiori dell’umanità, dove tutto è difficile e faticoso, invece di diventare una sorta di predatore, un cane sciolto, tira fuori il meglio di sé: anche a costo della sua vita, di quanto possa essere pericoloso, aiuta chi gli ha intorno. Ed è quanto accade con Finn; quando lo vede in pericolo non esita ad aiutarlo, a portarlo a casa sua, dandogli da mangiare, consapevole che potrebbe essere pericoloso, che in un mondo allo stato brado, dove ogni uomo combatte per sopravvivere, è un rischio, non esita nemmeno un attimo.


Mi è piaciuto questo libro; come ho accennato in un post su instagram, parlando delle mie letture, è stata una lettura interessante, con i suoi pro e i suoi contro. Come ogni libro, dopotutto sono rari quelli perfetti. L’ambientazione, questo mondo gelido, il cambiamento climatico e l’eterna lotta dell’uomo per sopravvivere mettono paura e ansia, perché il cambiamento climatico è qualcosa che ci è molto vicino e che dovrebbe preoccupare tutti. Al momento c’è l’innalzamento delle temperatura, la desertificazione, ma non sarebbe qualcosa di troppo lontano della realtà una calamità che potrebbe stravolgere del tutto il nostro pianeta.


Ma per quanto Gelo tratti tematiche delicate da questo punto di vista, alla fine non è questo il perno della storia; più che altro, come ho accennato sopra, è la storia tra i due protagonisti, di come in un mondo dove la maggior parte degli uomini ha dato il peggio di sé, pronti a uccidere i suoi stessi simili, abbandonarli e voltare lo sguardo altrove pur di sopravvivere, due persone si sono trovate, una a tendere la mano verso un perfetto sconosciuto, l’altro a rischiare la vita per la persona più importante che ha, per sua sorella.


Unica nota negativa, forse quella che mi è piaciuta meno, è la velocità di come si svolgono i fatti; l’incontro, l’attrazione, l’amore, l’idea è buona, interessante e anche lo stile dell’autrice l’ho apprezzato in particolar modo, ma fossi stata in lei avrei approfondito alcune parti. Non allungare il tutto, ma approfondire alcune parti, alcuni argomenti. Dall’altra parte la caratterizzazione dei due personaggi, come anche della sorella di Finn sono fenomenali, merita di essere letto per quello e per le descrizioni.

Quindi si merita quattro piume e tantissimi complimenti.

Il romanzo è uscito qualche settimana fa e come al solito io sono in ritardissimo con le recensioni.



4 piume



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