RECENSIONE Un'estate con la strega dell'ovest di Kaho Nashiki

 




Trama:

Mai ha tredici anni e non vuole più andare a scuola. La madre, preoccupata, decide di mandarla a stare dalla nonna per un po’, in una bella casetta nella campagna giapponese sul limitare dei monti. La nonna è una signora inglese ormai vedova, arrivata in Giappone molti anni prima e rimasta lì per amore. Sia Mai che la madre si riferiscono a lei come la “Strega dell’Ovest”, ma nel momento in cui la nonna le rivela di possedere realmente dei poteri magici, Mai rimane incredula e diffidente. Quando però le propone di affrontare il duro addestramento da strega, accetta senza esitazioni. Immerse nella natura incontaminata del Giappone più remoto, nonna e nipote passano insieme settimane meravigliose in raccoglimento, lontane dalla frenesia della vita di città, a lavorare nell’orto, raccogliere erbe selvatiche e cucinare, oltre a dedicarsi, naturalmente, a quelli che sono, secondo la nonna, i rudimenti di base per una giovane strega. A questa storia catartica e rivelatrice, negli anni, l’autrice ha voluto aggiungere tre brevi racconti che ne riprendono i personaggi e l’ambientazione e che proponiamo fedelmente nella presente edizione.


Link acquisto: Un’estate con la strega dell’ovest



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Siamo a febbraio e inizio questo mese con una recensione di un libro letto per una challenge.

Avevo l’ebook di Un’estate con la strega dell’ovest nel reader da diverso tempo, comprato in un periodo di shopping compulsivo di ebook, forse erano giorni di saldi. Mi aveva incuriosito, adoro la letteratura giapponese, il modo in cui questi autori riescono a creare dei racconti che sono una sorta di poesia.

La letteratura Giapponese è poesia e ci sono degli autori, dei libri che mi hanno conquistata.


Con il libro di Kaho Nashiki ho avuto dei problemi di lettura: un libricino di poco più di centocinquanta pagine ho fatto fatica, non tanto a finirlo, ma a superare la prima parte. Mi aspettavo tantissimo, grazie anche alle recensioni e ai commenti entusiasti delle persone che lo hanno letto. Ma come ho detto, probabilmente sono io, non era il momento giusto per leggerlo, ma non ci siamo trovati, per me è stato un po’ una delusione.


Non un libro pessimo, ma non mi ha catturato come altri. La protagonista, Mai, non mi è simpatica; ha tredici anni, dovrebbe essere più grande, ma in alcuni frangenti  sembra di leggere le vicissitudini di una bambina capricciosa e indisponente.

Quando il personaggio principale del romanzo non ti colpisce ma ti indispone, la lettura diventa difficile.

Andando avanti con la lettura Mai evolve, migliora, però continua a non piacermi come personaggio.

Altra cosa che mi ha un po’ deluso è che ho letto il libro per una challenge, #Ladonnaverde per il tema realismo magico, ma anche se se ne trova, quel pizzico di magia, non mi è arrivato come avrei sperato. Troppo freddo, i discorsi che la nonna di Mai fa alla nipote, il suo comportamento in alcuni casi sembrano un po’ da presa in giro. Mi sarei immaginata altro, una sorta di sogno per far maturare la nipote. Ma come ho detto sono impressioni mie.


Il libro mi ha preso di più ben oltre la metà, quando Mai e sua madre tornano a casa, quando si è giunti quasi alla fine e la bambina ormai è un’adolescente. Ho avvertito tristezza, malinconia e solo verso la fine quel tocco di magia che avrei voluto trovare sin dalle prime pagine.

Una menzione speciale invece va ai raccontini finali, dolcissimi, scritti molto molto bene e forse proprio come avrei voluto che fosse l’intero libro.

Con quegli ultimi racconti l’autrice è riuscita a darmi quel tocco di magia, di realismo magico, di poesia che solitamente è propria degli autori nipponici.

Sono un po’ dispiaciuta che questo primo libro della challenge non mi abbia conquistato come speravo, probabilmente avevo troppe aspettative, immaginavo altro, e non sono entrata in sintonia con questa storia fin troppo fredda fino a un certo punto.

Speravo in emozioni come quelle che mi arrivano dai film di Miyazaki, la stessa dolcezza e la stessa magia, ma è tutto decisamente più distaccato.


Tre piume.




Commenti

  1. Mi spiace che non ti abbia preso più di tanto! ^^
    Io l'ho adorato: la dolcezza delle tematiche e il rapporto della protagonista con sua nonna mi hanno colpito tantissimo... :)

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    1. Probabilmente non era il momento giusto per leggerlo.

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  2. Effettivamente la trama incuriosisce molto, peccato però che non sia quello che ci di aspetterebbe

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