RECENSIONE Cantami, o diva di Maya Deane




Achille ha abbandonato la sua gente, i mirmidoni, per vivere da donna con le kallai, le belle transgender della Gran Madre Afrodite. Quando Odisseo viene a prendere "il principe Achille" per la guerra contro gli ittiti, lei è pronta a morire pur di non combattere come un uomo. Ma sua madre Atena, la Silente, la salva, donandole quello che ha sempre desiderato: un corpo femminile. Le promette anche gloria, potere, piacere, vittoria e, soprattutto, un figlio nato dalle sue carni. Così, insieme all'amato cugino Patroclo e a sua moglie, la maga Meryapi, Achille parte per la guerra in cerca di vendetta.Ma gli dèi - una famiglia disfunzionale di violenti immortali che si sono saziati di sacrifici umani per secoli - hanno intessuto una tela di intrighi più spaventosa di quanto Achille possa immaginare. Al centro di questa tela c'è Elena, che vede in Achille una degna rivale, dopo millenni di noia e vacuo dominio. Innamorata della sua nuova nemesi, Elena vuole distruggere tutto ciò che Achille ama, in una lotta all'ultimo sangue.Basata sui testi antichi e sulle più recenti scoperte archeologiche, questa riscrittura dell'Iliade ricostruisce in maniera appassionante un mondo perduto di dèi ed eroine, raccontando la guerra di Troia come mai è stato fatto.



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Buongiorno lettori, il romanzo di cui vi parlo oggi era un romanzo che all’inizio non avevo intenzione di comprare. Almeno non subito alla sua uscita.

Mi ispirava la trama e lo tenevo sott’occhio, ma ciò che mi ha fatta decidere sono le pesanti critiche che ha ricevuto.

Ho trovato decisamente esagerato tutto l’odio scatenato contro questa lettura, soprattutto perché gran parte dei commenti negativi che ho letto venivano da persone che non avevano effettivamente letto il romanzo, ma si erano fermate a poche righe di trama o al sentito dire, quindi avevano liquidato Cantami, o diva come un romanzetto sciocco o mal scritto.

Sicuramente non è il capolavoro del secolo, ma è un romanzo che a me è piaciuto davvero tanto. Un retelling della storia di Achille dove nonostante i cambiamenti, nonostante Achille riceva un corpo femminile, la sua essenza è perfettamente coerente con quella del mito.

Mi spiego meglio: ho letto retelling (non farò nomi ma tutti sappiamo di cosa sto parlando) in cui Achille è un bellissimo principe, ma della sua ira non percepiamo nulla. Nonostante seguissero la storia dell’Iliade, Achille risultava un guscio vuoto, privo di quella rabbia che lo contraddistingue.

L’Achille della Deane è una donna passionale, e la sua rabbia divampa e incendia tutto ciò che le si para davanti.

Ho amato questo libro proprio per la grande caratterizzazione di Achille e di tanti altri personaggi che sono simili ma allo stesso tempo diversi.

Anche la questione della madre di Achille è una questione che va affrontata: molti si sono lamentati perché viene indicato che la madre è Atena e non Teti. Premesso che la cosa ha perfettamente senso all’interno del libro ed è coerente con la storia, non è come sembra. Il rapporto tra Atena e Achille è più metafisico che carnale. Non farò spoiler, ma non fermatevi alla questione “madre di” e lasciate che questo libro vi sorprenda.

Poi, ci può stare che a qualcuno non piaccia, ma vorrei spendere qualche parola su coloro che si sono dichiarati i cosiddetti “puristi” del mito, demolendo questo romanzo. La mitologia greca non è statica, non ha una sola versione delle sue storie, ma cambia. Tanti personaggi hanno diverse origini, diversi genitori, diversi dettagli in base a quale versione si decide di prendere come riferimento… insomma, i miti stessi non sono uguali a se stessi, anche quelli che parlano dello stesso personaggio. E’ davvero così sbagliato quindi rielaborare questi miti? Trasformarli in una nuova versione?

Ovviamente, queste sono mie opinioni personali, ma credo sempre che sia bene dare un’occasione ad un libro prima di demolirlo come è stato fatto con Cantami, o diva.

E voi lo avete letto? Cosa ne pensate? Siete d’accordo con me oppure no? Fatemi sapere la vostra opinione con un commento qui sotto.

Alla prossima recensione.







Commenti

  1. Ho letto due di retelling sull'iliade (infatti ho capito di quale stavi parlando quando hai detto che ce n'è uno molto famoso in cui non arriva la rabbia di Achille. E confermo che effettivamente in quel libro per quanto abbia i suoi lati positivi Achille sembra un po' il principe azzurro 😂) e devo dire che mi erano piaciuti anche se erano molto differenti dall'originale. Del resto si chiamano retelling anche per questo motivo. Se la storia fosse identica sarebbero libri molto noiosi. Cantami, O Diva mi incuriosisce, è sicuramente diverso da quelli che ho letto fino ad ora. Non lo conoscevo e mi dispiace che sia stato trattato così male da molte persone. Bellissima recensione ❤️

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