Trama:
All'apparenza, i fratelli Giglio e Rosa Florens sono due comuni adolescenti. Il loro passato, però, è avvolto da una fitta nebbia. Per saperne di più sulle loro origini, i ragazzi si armano di coraggio e spirito di avventura, spingendosi verso l'ignoto a bordo di un bizzarro treno volante. L'incredibile viaggio li conduce su Avium, un arcipelago sospeso tra il cielo e la terra, abitato da creature alate e dominato dal malvagio Raskan Illt. Per difendere il suo regno, l'Imperatore è disposto a tutto, anche a precipitare dal cielo i due ragazzi, considerati una minaccia per il trono. Ma Giglio e Rosa non possono abbandonare quel luogo incantato a una sorte tanto crudele. Perciò, dopo aver varcato la coltre nebulosa dell'Oltrenuvola, tentano in ogni modo di ritornare indietro. Per farlo devono esplorare gli abissi dell'Eternomare, una sconfinata distesa d'acqua nera e vorticosa. È sui fondali la risposta che cercano? Si nasconde fra le onde la chiave per compiere finalmente il loro destino? Una grande avventura li attende. Ancora una volta le sorti di Avium sono affidate alla tenacia dei loro cuori. Viaggia tra il cielo e la terra, esplora gli abissi e attraversa le nuvole in una nuova avventura fantastica. Età di lettura: da 10 anni.
Link acquisto: Il sigillo dell’oltrenuvola
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Eccomi qui, dopo tanto tempo a recensire un libro per un Review Tour, grazie sempre a Simona per organizzarne di splendidi.
Oggi, chiudo questo Tour con la recensione al secondo volume della Saga di Avium, di Giulia Gibellini.
Alla fine del primo romanzo, Il segreto di Avium l’autrice ci aveva lasciati in sospeso, senza sapere cosa fosse accaduto ai protagonisti e ai loro amici, con la speranza di vederli il prima possibile in una nuova avventura e a combattere per riportare la pace nel mondo di Avium.
Il sigillo dell’oltrenuvola è un romanzo che attendevo con impazienza, con una curiosità immensa per sapere cosa fosse accaduto ai protagonisti, come sarebbe andata avanti la storia. Insomma, su questo libro avevo tantissime aspettative. Ammetto che mi ha lasciata stupita sin dalle prime battute, sia per la scelta dei salti temporali, ma soprattutto per il cambio di ambientazione. In un primo momento sembra essere una sorta di spin off, una storia a parte rispetto al primo libro, allo stesso tempo però leggendo con attenzione si colgono indizi che legano il primo libro a questo, che fanno sorgere delle domande a cui avremo risposta nel prossimo. Guardandolo da un’altra ottica, invece, sembra essere un romanzo di transizione, quel libro che per mano ti conduce poi al finale della serie, e come Pollicino in questo si trovano tanti indizi, sorgono tante domande e si spera che il prossimo esca prestissimo.
Il Sigillo dell’oltrenuvola però è necessario come romanzo di transizione dal mio punto di vista, soprattutto per la scelta del salto temporale effettuata dall’autrice. Giglio e Rosa, i due protagonisti, sono arrivati su Avium che erano dei bambini - in alcuni frangenti sembravano molto più maturi di altri - ma sempre due bambini. Con quanto accaduto, con il tempo trascorso, alla fine anche loro sono cambiati, cresciuti, entranti in quel periodo di ribellione che di solito a quell’età si rivolge verso i genitori, in questo caso portandoli a non comprendersi e ad allontanarsi per parole non dette, segreti, incomprensioni.
Il cambio di mondo poi, l’impressione di aver perso tutto, di nuovo, li spingono a dover crescere a dover imparare a conoscere di nuovo il luogo dove vivono, ma soprattutto a imparare a conoscersi di nuovo tra di loro, perché a un certo punto sembra essere svanita la fiducia tra tutti loro, la voglia di combattere per alcuni, mentre per altri è ancora radicato il desiderio di tornare a casa, su Avium e riprendere a combattere.
Proprio il cercare di ritrovare la fiducia e la speranza di avere un’opportunità di tornare su Avium manda avanti il romanzo, dove capitolo dopo capitolo i due protagonisti e i loro amici ricreano un legame che sembrava essersi perso durante la caduta.
La scrittura di Giulia Gubellini è avvincente e scorrevole proprio come la ricordavo, il romanzo mi ha catturata, tanto da averlo letteralmente divorato in pochi giorni. Ho apprezzato le scelte stilistiche, anche il cambio di ambientazione che sorprende il lettore e soprattutto il salto temporale. Come ho apprezzato il finale.
Ora la domanda è cosa accadrà nella prossima avventura?
Confermo, lo ha letto in pochissimo... Come sempre Erika hai fatto una bellissima recensione, hai detto tutto! Brava e grazie sempre per la tua presenza ai miei eventi.
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