Appare!
Quest’oggi però niente recensione, del libro di questa autrice l’ho già fatta, l’ho apprezzato e potete trovarla qui assieme al link di acquisto, perché è veramente una lettura piacevole.
Dunque, allora voi vi chiederete come mai sono qui ad ammorbarvi come al solito? Semplice volevo fare quattro chiacchiere con Angela Longobardi: l’autrice di I segreti tra di noi.
Fino a ora io ho scritto solo due interviste, quindi potrei risultare ripetitiva con le domande, perdonatemi.
1- Ciao, Angela, innanzitutto ti ringrazio per aver accettato di chiacchierare un po’ con me e di rispondere alle mie domande. Spero che non siano troppo stupide. Comunque parlaci un po’ di te, oltre a scrivere che cosa fai nella vita?
Ciao, Yuko! È un piacere essere di nuovo sul vostro blog e, come disse qualcuno, le domande stupide non esistono, esistono solo risposte inutili. Spero di comportarmi bene!
Dunque, ho una situazione familiare e personale un po’ difficile e al momento faccio parte di quella grossa fetta di giovani italiani disoccupati, ma questa situazione mi permette anche di dedicarmi per gran parte del giorno alla scrittura (che è quella che spero diventi la mia professione) e alla traduzione di autori self (che ho cominciato a fare da poco, ma che mi piace e che spero prima o poi mi porti a guadagnare qualcosina, in modo da poter curare meglio i miei libri e la pubblicità a loro dedicata.
2- Altra domanda, scrivi molto bene, ho letto il tuo libro e mi ha appassionato tantissimo, si vede anche dalla recensione. La mia domanda è: come mai hai deciso di provare con il self invece di inviarlo a una casa editrice?
Prima di convincermi davvero a pubblicare da me I segreti tra di noi, l’ho fatto partecipare ad un concorso di scrittura, in cui non si è classificato, e l’ho inviato a tre case editrici, se ricordo bene. Una casa editrice mi ha dato risposta, ma per quando è arrivato il contratto mi ero informata meglio su questo editore e avevo scoperto che era a pagamento. Mi avevano chiesto circa 1.500 euro per pubblicare il mio libro. Soldi che ovviamente non avevo, e per come la vedo io, se una CE ci tiene a pubblicarti si fida del fatto che il tuo libro venderà per coprire le spese e non ti chiede dei soldi.
Il self-publishing è arrivato grazie ad un’amica e collega che si era decisa a intraprendere quella strada e mi ha convinta a fare il grande passo insieme a lei. E non la ringrazierò mai abbastanza per questo.
3- I segreti tra di noi: è il tuo primo romanzo se non erro, me lo hai accennato quando ho preso in carico la recensione, come è nato? Quando sono nati i personaggi, l’ambientazione e la trama?
Non so di preciso quando mi sia venuta l’idea, credo qualche tempo nei primi mesi del 2016. Come per tutte le mie storie, a nascere per primi sono stati i personaggi, che poi non hanno voluto saperne di lasciarmi in pace e alla fine mi sono arresa a metterli su carta - o meglio, su schermo.
Quando è nata l’idea, era quasi tutto diverso, quasi un’altra storia, ma a mano a mano ho dato profondità ai personaggi e ai temi che volevo trattare. Volevo che il tema principale fosse l’amicizia, contornata da storie d’amore normali e al passo con i nostri tempi.
4- E ora parlaci un po’ della trama del tuo libro, dei suoi personaggi e di' ai nostri lettori perché dovrebbero leggerlo. (Secondo me lo devono leggere perché ben scritto, particolare e molto molto bello.)
Quando mi vengono fatte queste due domande ho sempre paura di sbagliare, di dire troppo o troppo poco della trama, di non incuriosire abbastanza i potenziali lettori o di dire qualcosa che faccia decidere loro che non ne vale la pena, però ci provo.
I protagonisti del libro sono cinque adolescenti e i loro segreti, sebbene in alcuni punti la storia si concentri di più su uno in particolare, Irene, che è la prima ad essere introdotta, con il suo punto di vista insicuro e ansioso a causa del suo primo giorno di liceo.
Irene, così come suo fratello Levi e gli amici di lui, Marco, Guadalupe e Rebecca, ha un segreto che non è sicura di voler confessare. La scomparsa di un’amica d’infanzia, però, porta tutti loro a provare a contattarla tramite una seduta spiritica con la tavola Ouija, poiché sono convinti che sia morta. Quando lo spirito di Raffaella risponde alle loro domande, i ragazzi cominciano a chiedersi se non sia ora di dire la verità, almeno alle persone più importanti per loro.
Credo che I segreti tra di noi sia un libro da leggere se si ha nostalgia dei tempi in cui le piccolezze dell’adolescenza sembravano scogli insormontabili, se si ha voglia di rivivere da un punto di vista nuovo i primi passi nel mondo dei grandi, e tutto ciò che questo comporta.
Credo che in fondo tutta la storia nasca dalla mia nostalgia delle amicizie senza secondi fini.
5- Nei tuoi lavori metti qualcosa di te? Nel senso, sono sempre stata dell’opinione che un bravo scrittore mette una parte di sé, del suo animo in quello che scrive, inserisce le sue passioni, le cose che gli piacciono, ma anche quelle che non gli piacciono in un suo lavoro e poi volente o nolente attribuisce alcuni lati del suo carattere ai personaggi. Ti capita? Ti rendi conto se questa cosa accade rileggendo un tuo lavoro?
Assolutamente. Come ho accennato sopra, nelle mie storie traspare sempre qualcosa di me e del mio umore.
Sono d’accordo con te e credo sia impossibile per uno scrittore - o un artista in generale - essere completamente impassibile e imparziale verso i propri personaggi e le loro storie. Io non faccio cerimonie nel riconoscere che i miei personaggi hanno alcuni dei miei tratti, o magari della personalità che mi piacerebbe avere. Non riuscirei ad immedesimarmi e farli crescere, altrimenti.
6- Il tuo personaggio preferito del tuo ultimo lavoro o di altri che non hai ancora pubblicato. Parlaci di lui e del perché è il tuo preferito.
Chiedere ad un autore chi sia il suo personaggio preferito è crudele. Sarebbe come scegliere tra i propri figli, anche se in fondo in fondo si è consapevoli di voler più bene ad uno che all’altro.
Ne I segreti tra di noi direi che forse Levi è quello a cui tengo di più. Forse perché è quello che mi somiglia di più o forse perché soffro della sindrome da crocerossina e vorrei che si desse una tregua e si rilassasse un po’ - un po’ come dovrei fare io, in effetti.
7- Altri lavori in programma per il futuro. Un altro romanzo sempre sulla stessa linea di I segreti tra di noi, o sarà qualcosa di completamente differente?
In primavera ho iniziato a lavorare ad un nuovo progetto, anche se vado molto, molto piano.
È una storia completamente diversa da ISTDN, sia per genere che per target di riferimento. Si tratta di un fantasy, i protagonisti sono ventenni e forse mi spingerò sul sottogenere adult. Spero di riuscire a terminarlo entro l’anno prossimo, anche perché poi slitterebbe di molto a causa dei preparativi per il matrimonio e non vorrei distaccarmi troppo dai personaggi e dalla trama, finendo per perdere il filo.
8- Molte autrici self hanno iniziato scrivendo su piattaforme on line, i loro lavori sono nati prima lì e poi hanno cambiato forma per essere pubblicati come libri su Amazon. Anche per te è successo così o il tuo libro è nato proprio per essere pubblicato come tale?
Sebbene sia iscritta a molti siti di fan fiction da otto anni, ormai, I segreti tra di noi è nato come romanzo. Non è il mio primo tentativo, ma è il primo portato a termine.
Credo che postare una storia prima on line le porti più attenzione, più lettori già affezionati, oltre ad essere un ottimo modo per avere riscontri dai lettori, ma io sono il tipo che si arrende con poco e avere pareri negativi durante la stesura mi porterebbe a scoraggiarmi, quindi cerco di portare a termine le storie prima di renderle pubbliche. Anche perché le mie storie cambiano molto in corso d’opera e preferisco avere un quadro generale e poter apportare le correzioni ai buchi di trama quando sono sicura di dove andare a parare.
9- L’ambientazione del romanzo come è nata? Sono luoghi che conosci quelli a cui ti sei ispirata, oppure è totalmente frutto della tua fantasia?
L’ambientazione è abbastanza vaga e volevo che fosse così in modo da poter lasciare al lettore la possibilità di immaginare i luoghi che vuole. Solo due cose sono ispirate da luoghi reali: il liceo che frequentano i protagonisti e l’esterno della casa che visitano. Il primo è vagamente ispirato al liceo che ho frequentato io e l’altro ad una foto postata dalla mia amica su Instagram.
10- Concludiamo con quest’ultima domanda: il prossimo lavoro proverai a inviarlo a una casa editrice o pubblicherai sempre in self?
Mh. Questa è forse la domanda più difficile di tutte.
Ad essere onesta c’è una casa editrice che mi sembra in linea con i temi della storia e vorrei provare a contattarla, ma non so ancora cosa farò. Intanto, mi converrebbe continuare a scrivere!
Grazie infinite per questa intervista, è stato divertente mettere in ordine i miei pensieri. Spero di aver incuriosito qualcuno abbastanza da dare un’occasione a I segreti tra di noi.
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